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Proclamato il lutto cittadino domani per i funerali dello studente modello, sportivo, lavoratore Cristian Medda, 20 anni, che ha perso la vita ieri notte mentre rincasava da Sanluri dopo il turno di lavoro. Il sindaco Gabriele Littera: “Tutta la nostra comunità si stringe attorno alla famiglia Medda offrendo conforto e affetto per condividere il peso di questa perdita insopportabile”.
Domani, presso la chiesa di Sant’Ignazio, l’ultimo saluto al giovane Cristian: un destino crudele ha spezzato i suoi sogni e lasciato nel dolore la sua famiglia, i suoi amici e chiunque ha appreso la notizia.
“Cristian, nella sua giovane età, aveva di fronte a sé un futuro pieno di promesse e opportunità, il cui tragico epilogo ha scosso profondamente tutti noi” ha comunicato il sindaco Gabriele Littera.
“La vita di Cristian è stata interrotta in modo tragico, ma il ricordo del suo sorriso e della sua vitalità resterà nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto”. Era uno studente modello, frequentava l’università di Giurisprudenza e, il fine settimana, lavorava in noto pub di Sanluri. Era amante dello sport, si allenava costantemente, una passione che condivideva anche con i suoi amici che oggi lo piangono.
“Come Amministrazione in questo momento di dolore immenso, ci uniamo nel cordoglio alla famiglia, offrendo il nostro sostegno e la nostra solidarietà in questa circostanza così difficile.
Lo accompagneremo lunedi e sarà proclamato il lutto cittadino”. Un segno di forte rispetto e che rispecchia il sentimento di una comunità che perde un altro suo giovane cittadino, volato in cielo troppo presto.
Le cause dell’incidente si potrebbero attribuire all’asfalto bagnato o a un colpo di sonno: erano circa le tre del mattino quando Medda, a bordo dell’auto di famiglia, ha sbandato lungo un rettilineo della provinciale che collega Sanluri e Serramanna. Prima ha colpito un muretto e poi un albero: quando sono intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine per lui non c’era più niente da fare, si presume sia morto sul colpo.
“A si biri in celu!”, ha concluso Littera.