Pedofilia online, in Sardegna è allarme: sotto accusa chat e videogiochi

In forte aumento i casi denunciati nell’isola sia nel 2021 che nel 2022. L’accesso dei bambini anche molto piccoli alla rete li mette sempre più a rischio. Secondo il dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni Sardegna, Francesco Greco, la pandemia ha dato il colpo di grazia a una tendenza già in aumento


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La pandemia ha dato il colpo di grazia, rendendo morboso il rapporto fra bambini e web, ma la tendenza era già forte e preoccupante. Quaranta casi di pedopornografia online nel 2021 con tre arresti e 27 denunce, già un arresto e 17 denunce nel 2022. Sono preoccupanti i numeri legati alla pedofilia e pedopornografia online in Sardegna, resi noti oggi in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia dal dirigente del compartimento Polizia Postale, Francesco Greco, che sottolinea come la pandemia abbia dato la spinta decisiva a un fenomeno già in costante aumento.

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online – sottolinea Greco -Q uanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”.

Preoccupa anche l‘aumento del 50%, nel 2021, dei bambini coinvolti: minori avvicinati da pedofili online, sui social network, su piattaforme di gioco o in chat di messaggistica. Le vittime sono sempre più piccole, anche sotto i nove anni e fino a pochi mesi.

 


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