Palestre e piscine riaperte, scienziati contrari: “Serve prudenza, a marzo la variante inglese sarà predominante”

Strutture sportive riaperte? Per il Cts, convocato da Draghi, non arriva il via libera: “Non abbiamo parlato di riaperture”

Mario Draghi stringe i tempi in vista del nuovo Dpcm. È iniziato puntuale intorno alle 19 il vertice con i ministri in prima linea sulla pandemia e il Cts: riunione operativa per fare il punto sulla lotta al Covid. Il Governo accelera sulle imminenti misure da adottare: presiede il premier in persona, partecipano anche il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo. Quest’ultimo, entrando a Palazzo Chigi, ha spiegato di non temere una “terza ondata” di Covid ma che “serve prudenza”. E secondo gli esperti, la variante inglese verso la metà di marzo la variante sarà predominante in tutto il Paese. Insomma, come riportano i principali siti nazionali e anche il nostro giornale partner Quotidiano.net, la parola d’ordine è prudenza. Le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico non cambiano rispetto alle scorse settimane, l’evoluzione nelle ultime settimane delle varianti Covid consiglia cautela. Gli esperti hanno messo in guardia il governo dal rischio impennata dei contagi in caso di una riapertura di impianti sciistici, palestre, piscine o cinema. Parlarne ora, secondo i tecnici, risulta prematuro.

 

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