Padel, invasione di campi a Cagliari: otto euro a testa per il mini tennis sognando smash da Berrettini

Campi e pareti in vetro spuntate come funghi a Bonaria, a Su Planu e addirittura dentro il glorioso stadio Amsicora, e che resistono anche dopo la fine dell’emergenza virus. Solo nel capoluogo 11 società, è boom anche in provincia. Ancora pochi i giovanissimi affascinati da uno sport non per tutte le tasche. A paragone, infatti, per una una partita di calcetto tra amici bastano 3 euro e cinquanta. Anche voi giocate a padel?


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

È sopravvissuto al Covid (nei tempi bui della pandemia era uno dei pochi sport che si sono potuti praticare liberamente), bisogna vedere se sopravviverà anche nei prossimi anni. Il padel a Cagliari fa boom, c’è una vera e propria invasione di campi. Sono undici le società già attive, ed è possibile trovare uno spazio ai bordi di viale Marconi come in via San Simone, a Su Siccu come in via Venturi, in via S’Arrulloni come a Su Planu. Dal centro alla periferia, tutti con le racchette-padelle in mano a colpi di pallina che rimbalza sulle vetrate e alla caccia di set da vincere. Ma il padel non è ancora uno sport per tutti: i giovanissimi non sono ancora affascinati da quella che, agli occhi di tanti, sembra una fotocopia un po’ sbiadita del tennis, e soprattutto non è per tutte le tasche. Il costo medio per un’ora o un’ora e mezza di partite è di otto euro. Paragone semplicissimo? Per una partita di calcetto, dove il movimento e il consumo di calorie sono garantiti al pari dell’attività fisica, basta pagare tre euro e cinquanta. Sono i liberi professionisti, gli avvocati, gli insegnanti, gli imprenditori e i politici, tanti politici, a essere rimasti affascinati dal padel. E poi ci sono i professionisti, ma quella è tutta un’altra storia: Cagliari ha ospitato già dei tornei, salvo perdere la possibilità del bis per il prossimo settembre del tour mondiale.
Le regole? Simili, ma non uguali, a quelle del tennis: si va per set, punto conquistato ogni volta che la pallina rimbalza due volte sul pavimento, ma si può avere l’aiuto delle pareti in vetro, basta farla rimbalzare una sola volta sul terreno di gioco. Vietato centrare le reti metalliche, in quel caso il punto va all’avversario, stessa sorte se viene colpita la pallina al volo prima che venga superata la rete. Insomma, a seconda delle capacità è più facile vincere che perdere, nel padel che porta sui campi anche tanti impiegati trentenni che, finito il turno in ufficio, corrono con il borsone con il cambio al primo campo disponibile. Sui social ci sono gruppi ad hoc. “Chi gioca a padel? Cagliari e provincia”, “Amici del padel a Cagliari e in Sardegna”. Se nel capoluogo sardo i campi abbondano già da un anno, negli ultimi mesi ci sono state inaugurazioni anche nell’hinterland: da Settimo San Pietro a Villaspeciosa, passando prima per la terza città della Sardegna, Quartu, dove addirittura quelli che erano i campi da tennis dello sport della Tharros si ritroveranno a breve, affianco, due nuovi campi da padel. Vassoi, backspin e altri colpi ad effetto con la “padella” garantiti anche vicino al trafficatissimo viale Europa.


In questo articolo: