Migliaia di foto e video pedopornografici e un canale web “specializzato” in neonati: l’orrore scoperto in Sardegna durante l’operazione “Viper 2” contro la pedopornografia online, che ha portato a 12 arresti, 14 denunce e il sequestro di migliaia di immagini e video di minori da parte della polizia postale in 18 province, compresa quella di Sassari.
E’ stato arrestato un trentottenne di Buddusò, un autista che lavorava per una catena di supermercati: gli agenti hanno scoperto che l’uomo custodiva centinaia di immagini e video pedopornografici sul suo computer e smartphone, che scambiava tramite le app Viber e Signal. L’uomo gestiva anche un canale dedicato a contenuti riguardanti neonati. Arrestato il 21 gennaio, inizialmente agli arresti domiciliari, è stato successivamente processato e il giudice ha convalidato l’arresto, revocando la misura cautelare.
Oltre a lui, è stato indagato anche un professionista di Calangianus, un uomo di 55 anni. La polizia postale ha perquisito la sua abitazione e sequestrato dispositivi informatici sui quali sono stati trovati materiali compromettenti legati alla pedopornografia.
L’indagine nazionale ha avuto una portata globale, monitorando oltre 130 spazi virtuali in cui utenti da tutto il mondo condividevano contenuti pedopornografici. In particolare, sono stati rilevati molti scambi di immagini e video di abusi su minori di età molto giovane. Gli utenti stranieri coinvolti sono stati segnalati alle autorità internazionali grazie alla cooperazione tra i diversi corpi di polizia.