Omicron dilaga, nuove restrizioni in arrivo: tampone anche ai vaccinati per feste, cinema, eventi e teatro

Convocata la cabina di regia per giovedì prossimo, antivigilia di Natale, per mettere a punto nuove restrizioni: se entreranno in vigore subito o dopo Natale sarà deciso in base ai monitoraggi settimanali. Il virologo Pregliasco invoca nuovi lockdown per frenare i contagi, mentre è allarme per l’aumento di casi e ricoveri fra i bambini sotto i 3 anni. Possibile ritorno delle mascherine all’aperto. In discussione anche l’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie di lavoratori e l’accorciamento della durata del green pass


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La variante Omicron dilaga e una nuova stretta è in arrivo dal governo. Non si sa se già prima di Natale, o subito dopo, mentre alcuni virologi, primo fra tutti Fabrizio Pregliasco, invoca nuovi lockdown prima che sia troppo tardi. Stando alle indiscrezioni, sarà imposto il tampone anche ai vaccinati per accedere a cinema, teatri, feste, grandi eventi e in generale in tutti i luoghi chiusi e affollati. E si valuta anche il ritorno delle mascherine obbligatorie all’aperto. Non si possono imporre vincoli nelle case private, ma è possibile che arrivi una raccomandazione per seguire le stesse precauzioni anche quando si sta nelle proprie abitazioni e ci sono tante persone. Ancora, si discuterà di estendere l’obbligatorietà del vaccino ad altre categorie di lavoratori e di accorciare la durata del green pass.

Per fare il punto della situazione e decidere il da farsi anche sulla base dei nuovi dati settimanali, il premier Mario Draghi ha convocato per giovedì 23 dicembre una cabina di regia a Palazzo Chigi, la presiederà lui stesso per fare il punto con gli scienziati e capire quale sia la strada migliore da seguire. Omicron si sta diffondendo rapidamente anche nei Paesi con alti livelli di immunità della popolazione, molto più di Delta, ma non è chiaro se sia dovuto alla capacità del virus di eludere l’immunità, alla sua maggiore trasmissibilità o a una somma di questi due elementi.

L’Organizzazione mondiale della sanità lancia intanto l’allarme in un ultimo aggiornamento tecnico sulla pandemia: la variante, si specifica, è ormai presente in 89 Paesi e il numero dei casi raddoppia in appena un giorno e mezzo, 3 al massimo. “Dato il numero di casi in rapido aumento, è possibile che molti sistemi sanitari vengano rapidamente sopraffatti”, sottolinea l’Oms. E, nonostante l’Italia sia decisamente messa meglio rispetto ad altri paesi europei, è probabile che il governo voglia prevenire un peggioramento con nuove restrizioni.

Favorevole a misure drastiche il virologo Fabrizio Pregliasco che invoca un nuovo lockdown: “Dobbiamo trovare dei modi per mitigare e diluire l’impatto sulla curva dei casi e assorbire al meglio le conseguenze, per questo tutti gli interventi possono aiutare e anche un lockdown ci permetterebbe di gestire meglio l’impatto. Capisco che non è facile ma dobbiamo essere flessibili”, dice, evidenziando un preoccupante aumento di ricoveri nei bambini sotto i 3 anni. “La presenza della variante Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni”, dice poco ottimisticamente il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.

L’indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia sarà effettuata lunedì 20 dicembre.

Per quanto riguarda le scuole, e il rischio che da gennaio di ritorni in dad, il sottosegretario alla Salute Costa ha detto che durante la chiusura natalizia e in base all’evolversi della situazione si valuterà il da farsi. Ma i sindaci dell’Ali (Autonomie locali italiane) lanciano un appello al Governo per  “di introdurre subito il green pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza.