È arrivata poco fa la sentenza per l’omicidio di Saman Abbas, uccisa a soli 18 anni nel 2021 e sepolta a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. La Corte d’Appello ha confermato l’ergastolo per i genitori della giovane,Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, e dato la stessa pena ai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. 22 anni, invece,per lo zio Danish Hasnain.
La Procura generale aveva chiesto l’ergastolo per tutti e cinque gli imputati.
Lo zio Danish ha fornito anche oggi la sua verità: “Ho saputo dopo che sono stato condannato che le mie dichiarazioni sono state dichiarate inutilizzabili. Ho indicato il punto dove era sepolta perché avevo questo peso addosso e me lo volevo togliere e poi anche per aiutare gli inquirenti, ma poi ho sentito diverse accuse nei miei confronti e questo mi è dispiaciuto molto. Non ci sono due Danish, esiste un solo Danish. Il motivo per cui loro (i cugini) sono partiti dopo di me è perché stavano aspettando la paga. Dopo la chiamata con la mamma di Saman, sono stato intercettato e arrestato. In realtà non è stato qualcun altro a chiedere di aspettare a partire con Ali (il fratello di Saman), ero io quello che insisteva, loro (i cugini) insistevano invece per partire senza”, dice lo zio smentendo la versione dei cugini.
Una storia di terribile violenza in famiglia fatta di bugie e smentite, in cui una ragazza di 18 anni è stata uccisa probabilmente solo perché voleva essere libera.