Olbia, svelato il “mistero” della pala eolica giunta al porto qualche giorno fa e “pedinata” dagli attivisti: è stata consegnata a Erula. “Non si tratterebbe di repowering, ma di una pala con fondamenta nuove, una pala alta 120 metri”.
Partiti da mezza Sardegna per sorvegliare il gigante del vento da assemblare, ieri decine di cittadini hanno suguito i convogli sino a destinazione. La rabbia dei comitati: “L’unica soluzione che oggi possa salvare il territorio sardo è la Pratobello24 che bloccherebbe lo scempio”.
Non si attenua quindi la protesta di chi proprio non vuole che la Sardegna diventi un tappeto di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, “si alla transizione energetica ma no alla speculazione”, è in sintesi il parere che muove migliaia di persone che, da oltre un anno, è scesa in strada e in piazza per manifestare il proprio dissenso. E lo hanno ribadito anche in questi giorni, partendo anche da Uta al fine di raggiungere Olbia dove, dopo un tam tam di scambio di informazioni, si sono ritrovati innanzi al porto per capire dove il nuovo sistema sarebbe stato installato.