Ok alla Finanziaria, raddoppiano gli incassi per la Sardegna

A sorpresa e in tempi record la commissione Bilancio ha dato il via libera alla manovra per il 2014: unanimità sulle accise da trattenere nell’Isola, 168 milioni in più per università, case, edilizia scolastica, viabilità e sicurezza e taglio netto agli emendamenti passati da 400 a 60. Ora la volata tocca al Consiglio. 


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Tutti pensavano che, approvato l’esercizio provvisorio di bilancio, arrivederci e grazie e della Finanziaria per il 2014 neanche a parlarne, figuriamoci se in pienissima campagna elettorale qualcuno ha voglia di starsene in aula a sfangare emendamenti. E invece, con una mossa a sorpresa la commissione Bilancio ha dato il via libera alla manovra, ovviamente con i soli il voti della maggioranza, che ora “rischia” seriamente di approdare in aula anche se forse non già martedì quando il Consiglio è convocato per una leggina sull’anticipo degli ammortizzatori sociali. Solo un emendamento sulle accise, che poi è diventato l’articolo 1 della legge, è stato approvato all’unanimità: prevede che le tasse sulle materie prodotte in Sardegna restino nell’Isola e non vadano invece a ingrossare le casse dello Stato. Tradotto in soldoni, è il caso di dirlo, significa che nell’Isola gli incassi passerebbero da 576 milioni a un miliardo di euro all’anno. L’incessante lavoro di diplomazia portato avanti fra i due schieramenti ha poi permesso di rastrellare168 milioni di euro, cioè 8 in più di quelli recuperati dalla Finanziaria dello scorso anno, soldi che – tagliati da capitoli di spesa considerati superflui – potranno essere usati per obiettivi più importanti e condivisi (università e aiuti agli studenti, viabilità, sicurezza del territorio, trasporto pubblico locale, edilizia sia scolastica che residenziale).