Il consigliere comunale Giuseppe Farris si è espresso nuovamente sulla nuova Via Roma attraverso un post pubblicato su Facebook, dove ha condiviso riflessioni critiche sul progetto di riqualificazione della storica strada cagliaritana. Farris ha ribadito il suo disappunto per la viabilità compromessa e per le scelte progettuali che, a suo dire, non hanno rispettato il design originario dell’area. “Il basolato è stato stravolto, ormai privo del suo ordito ottocentesco”, ha sottolineato il consigliere. Tuttavia, le sue parole non si sono limitate alle critiche tecniche, ma si sono indirizzate anche verso il sindaco Zedda, che recentemente ha espresso contrarietà alla nuova configurazione di Via Roma. Farris non ha risparmiato attacchi:
“Il Sindaco ha manifestato la Sua contrarietà alla nuova Via Roma. Bene. Anzi, male. Perché è Lui che ha consentito, nella Consiliatura del 2011, il passaggio della metropolitana di superficie in Via Roma. E, soprattutto, perché è Lui che oggi, pur avendone i poteri, non ha deliberato una variante in corso d’opera”.
“Anche questa settimana Vi risparmio i lavori consiliari, assai poco pregnanti. Come sapete, al centro dell’agenda setting troviamo la nuova (sic) Via Roma. Sul relativo cantiere, per poco più di 200 metri, dopo due anni, venerdì 31 gennaio , si è alzato il sipario. Ho letto e sentito i più disparati commenti.
Da quelli dell’ uomo della strada fino a quelli del Sindaco. Personalmente, sono per la tutela dell’ identità cittadina, anche se accolgo l’idea che il centro storico debba avere un rapporto dinamico (e non isolato) con il resto della città. La prima domanda che mi pongo, dunque, è questa: i lavori (costati non poco alle casse comunali e ancora di più ai cittadini) che funzione avevano?
Connettere meglio la Via Roma al resto della città? Se questo era l’obiettivo non mi pare soddisfatto. Abbiamo trasferito poche decine di persone (i nuovi oreris diciamo) dalle panchine di Piazza Deffenu e di Piazza del Carmine a quelle fronte Metropolitana che verrà (fra molti anni). L’unica differenza è che ora sono più attivi, impegnati a maneggiare borse frigo dopo essersi dedicati a un sano fitness nell’ area dedicata. A parole, la precedente Amministrazione si era posta l’ obiettivo di avvicinare la palazzata al mare. Finalità invero lodevole considerato che, negli anni, il porto si è trasformato in marina; che è stata abbattuta la cancellata e che nell”ex stazione marittima verrà realizzata una struttura ricettiva. Peccato che abbia pensato di farlo creando nuove barriere: mantenendo il tracciato della metropolitana; innalzando un bosco e scavando una trincea. In termini oggettivi nessuno può negare che il Decumano della città, il principale asse di collegamento fra est e ovest, viene ridotto a uno stradello. Due corsie lato portici per il traffico locale e lo scarico merci. Altrettante lato mare. Del resto, LA GUERRA ALLE AUTO, passione che accomuna Truzzu e Zedda, si combatte anche così. Sempre in termini oggettivi, nessuno può negare che le prescrizioni della severa e occhiuta Sovrintendenza (che imponevano la numerazione dei basoli per il loro posizionamento nel punto da cui erano stati estratti), sono state manifestamente disattese.
Per ora, il basolato lo troviamo, privato del suo ordito ottocentesco, solo dal lato portici e rimesso a casaccio.
Le foto che allego riproducono parti segnate in blu o in bianco posizionate alla meglio. A fianco un nuovo granito dozzinale, manco fosse terminato il basolato originario, cui segue un meraviglioso tartan, in perfetto stile sovietico, immagino per agevolare l’attività fisica degli atleti del futuro”.