“Negro da cortile”, Iwobi: “Così mi insultano sui social, ma io non finisco sui giornali”

Lo sfogo del senatore della Lega Tony Iwobi: “Da quando sono stato eletto ho dovuto sopportare di tutto: essere chiamato Zio Tom, definito come il nero di Django, essere chiamato “negro da cortile” da coloro che politicamente non la pensano come me, come se non avessi una libertà di pensiero. La rabbia di queste persone mostra odio e intolleranza, e nessun giornale ha mai avuto interesse a segnalare questi episodi di razzismo”


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“Negro da cortile”, “nero di Django, Zio Tom”, solo solo alcuni dei tristi epiteti con i quali è stato preso di mira sui social Tony Iwobi, senatore della Lega. A pubblicare un post è stato proprio il responsabile dell’immigrazione del Carroccio dal suo profilo facebook. “Ecco a voi solo alcune delle dimostrazioni di intolleranza e di razzismo che arrivano contro di me dai cosiddetti “antirazzisti”: da quando sono stato eletto Senatore, ho dovuto sopportare di tutto e di più da loro, di essere chiamato Zio Tom, di essere definito come il nero di Django, di essere chiamato “negro da cortile” da coloro che politicamente non la pensano come me, come se non avessi una libertà di pensiero.

“La rabbia di queste persone mostra odio e intolleranza, e nessun giornale ha mai avuto interesse a segnalare questi episodi di razzismo. Commenti simili vanno segnalati e querelati, come farò. Ci tengo a ribadire, però, che la lotta contro il razzismo non deve essere strumentalizzata da una parte politica contro chi chiede semplicemente il rispetto delle regole e dei confini.
Il razzismo non ha colore politico: giudicatemi per le mie idee politiche (magari dopo avere ascoltato quello che ho da dire…), ma non per il colore della mia pelle.

E se avete qualcosa da dirmi, o qualche critica da muovermi, anziché fare i leoni da tastiera su Facebook contro di me per perseguire interessi personali o per mettervi in mostra, ricordatevi che sono sempre pronto al dialogo e all’incontro.”