
Se n’è andato in un letto dell’ospedale Binaghi per una polmonite che, da tempo, l’aveva debilitato sempre di più. Natalino Dore avrebbe compiuto 82 anni a dicembre. Conosciutissimo a Sinnai, città nella quale ha insegnato per decenni sin da quando aveva ottenuto la cattedra di Italiano alla scuola media Amat. Centinaia di studenti, oggi lavoratori e padri di famiglia, lo piangono da ore sui social. Adorato per la sua pacatezza e amore, che ha sempre contraddistinto la sua vita, sia in aula sia in famiglia. Un vero e proprio professore d’altri tempi, quando ai studiava solo sui libri cartacei e non c’erano tablet e smartphone. La sua unica figlia, Patrizia, 48 anni, psicologa, l’ha ricordato sui social con un lungo post, pubblicato dal marito. E i commenti di cordoglio e vicinanza per quel prof “buono e compassionevole” sono già centinaia.
“Papà stava male da tempo. Era vaccinato con la doppia dose contro il Covid, ma un mese fa è risultato positivo. A complicare tutto una brutta polmonite, ecco perché è stato ricoverato diexi giorni fa al Binaghi. L’ultimo tampone, risultato positivo, risale a quindici giorni fa. È morto oggi, per questo non sappiamo se avesse o meno ancora il virus, ma comunque è risultato sempre asintomatico. Mio padre ha messo sempre il massimo della gioia e dell’amore sia quando insegnava sia quando doveva badare alla sua famiglia. Il fatto che oggi venga ricordato con le lacrime agli occhi da tantissime persone è la più veritiera e profonda delle testimonianze della sua bontà”. L’ultimo saluto a Natalino Dore sarà domani, mercoledì 15 settembre alle sedici, giorno e ora del funerale nella chiesa del Santissimo Crocifisso nel rione cagliaritano dove è nato e ha sempre vissuto, Genneruxi.