Muore a 8 anni al Brotzu stroncata da una malattia rarissima, Uta sotto choc per Giulia Pili

Fiumi di lacrime in paese per la scomparsa della bimba, da anni in lotta contro un male tanto raro in tutto il mondo e in Italia: “Vola alto, piccolo angelo”. Una famiglia distrutta dal dolore. Il padre, Mariano, è un geometra molto apprezzato. Il sindaco Porcu: “Siamo sconvolti, la vita ci pone drammaticamente di fronte alla nostra fragilità e impotenza”


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Se n’è andata in un letto del Brotzu, stroncata da una malattia rarissima che era arrivata nella sua vita da qualche anno, mettendola già di fronte a battaglie importanti, fondamentali, insieme alla sua famiglia. Giulia Pili aveva solo 8 anni: nata a Uta, viveva insieme al padre Mariano, un geometra conosciuto e molto apprezzato non solo in paese, la madre Clarena e una sorella. La notizia della sua scomparsa ha fatto rapidamente il giro di tutta Uta: Giulia stava frequentando le scuole elementari e conduceva una vita quanto più normale possibile, seppur segnata dalla malattia, rarissima in tutto il mondo, che tra l’altro non la portava ad assimilare il cibo. A ricordarla con tanto affetto sono tutti i suoi compaesani e la zia, che è anche vicesindaca, Michela Mua: “Giulia ha dato prova a tutti di voler vivere, per tutti la sua vita è stata una grandissima lezione di chi non si vuole arrendere, anche nella malattia ha testimoniato la sua caparbietà e intelligenza. I genitori e i medici hanno fatto più del possibile contro questa malattia rarissima”, dice, con la voce rotta dalla commozione. “È un dolore che colpisce tutta la nostra comunità”. Altro da dire non c’è, ed è già tanto: una bambina che aveva voglia di vivere, come tutti, e che invece ha dovuto fare i conti con un brutto male, di quelli che portano a subire tanti ricoveri, con i dottori sempre impegnati al massimo per trovare un’eventuale soluzione, una svolta. Che, purtroppo, non è arrivata.

 

 

Il sindaco Giacomo Porcu è stato tra i primi a porgere le condoglianze ai genitori e a cercare in tutti i modi di consolarli un po’: “La vita ci pone drammaticamente di fronte a tutta la nostra fragilità e a tutta la nostra impotenza. La fede, la più sincera fratellanza, i più umani sentimenti di solidarietà, stringerci come una famiglia, prima ancora che come una comunità, forse possono aiutare a trovare un senso”, queste le parole del primo cittadino su Facebook. Che, alla nostra redazione, conferma assolutamente la sua presenza per l’ultimo saluto a Giulia. Domani, sabato 8 ottobre, alle 16:30, nella parrocchia di Santa Giusta. Sui social sono tantissimi i messaggi di cordoglio degli utesi: “Vola in alto, piccolo angelo, ora corri libera e serena in paradiso”.


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