Multe salate per chi guida con lo smartphone e limiti per i monopattini, maxi stretta contro i guidatori incivili

Tempi duri per i furbetti alla guida, col decreto infrastrutture del Governo sanzioni più salate per chi utilizza il cellulare, 672 euro di multa per chi occupa gli stalli dei disabili. Stretta anche per i monopattini, stop al parcheggio selvaggio sui marciapiedi: ecco tutte le regole, valide da domani.


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Multe più salate, punti tolti dalla patente e pugno duro contro gli incivili al volante. Il nuovo decreto infrastrutture del Governo Draghi, valido da domani, porta tutta una serie di nuove regole per riordinare il caos legato alla viabilità. Tra automobilisti furbetti, monopattini che sfrecciano ovunque e tanti, troppi incidenti. adesso arriva il pugno duro. I controlli, in tutte le città, spettano alla polizia Municipale: gli agenti dovranno vigilare costantemente  ed essere pronti a tirare fuori il blocchetto delle multe. Ma cosa cambia da domani per chi ha un’auto o un monopattino? Ecco le principali novità: multa assicurata per chi sarà beccato a guardare o tenere in mano il cellulare, o un pc portatile, un notebook o un tablet. Sanzione raddoppiata, da 168 sino a 672 euro, più i punti decurtati dalla patente, per chi occuperà senza averne titolo uno stallo dedicato ai disabili. Questi ultimi, inoltre, dal primo gennaio 2022 potranno parcheggiare ovunque gratis, anche sulle strisce blu. 
Ancora: sulle strisce pedonali i pedoni avranno sempre la precedenza, anche quello che sono in procinto di attraversare la strada. Per le moto, multa sicura per il guidatore se il passeggero non ha il casco, che non sarà obbligatorio per i monopattini. E proprio sui monopattini, che attualmente sfrecciano ovunque nelle città e spesso provocano incidenti, il Governo ha attuato una maxi stretta: obbligatorio l’uso delle frecce e limite di velocità di venti chilometri orari. Stretta, infine, anche per chi sarà beccato a esercitarsi alla guida di un’auto senza l’istruttore: la multa passa da 430 a 1731 euro e la macchina dovrà restare ferma per tre mesi. Arriva anche il contributo per chi consegue la patente: fino a mille euro per i giovani fino a 35 anni, per chi riceve reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali. Contributo che non dovrà essere superiore al 50 per cento del totale delle spese per il conseguimento della patente. Chi lo richiederà dovrà anche dimostrare di voler lavorare nel settore dell’autotrasporto, con un contratto da conducente da presentare entro e non oltre tre mesi.


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