Il comune di Pula rientra dopo sette anni nella rete Monumenti Aperti e grazie ai volontari di scuole a associazioni accoglie i visitatori alla scoperta di 5 beni culturali e ambientali. Nelle stesse giornate sono aperti i monumenti di altri 11 comuni: Bitti, Bosa, Dolianova, Monserrato, Olbia, Quartu Sant’Elena, Quartucciu,San Giovanni Suergiu, Soleminis, Telti e Teulada.
Il Sindaco Carla Medau e l’Assessore alla Cultura Annalisa Capobianco colgono lo spirito di Monumenti Aperti quando sottolineano che Pula: dopo sette anni, ritorna a far parte dei paesi aderenti alla Manifestazione “Monumenti Aperti”, con entusiasmo e rinnovato spirito di valorizzazione del territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile e responsabile. L’importanza di trasmettere l’amore per la cultura e le proprie radici storiche, è per noi un valore di fondamentale importanza. Siamo felici di poter condividere il nostro prezioso patrimonio storico e ambientale con tutti voi e ci auguriamo che le emozioni vissute il 23 e 24 maggio 2015 si imprimano in modo indelebile nella vostra memoria tanto da desiderare di far ritorno al più presto nel nostro meraviglioso territorio.
Riscuoterà sicuramente grande interesse la Zona Archeologica di Nora: la straordinaria e antica città, testimonianza delle antiche civiltà dei Punici, dei Cartaginesi e dei Romani. In uno scenario suggestivo in riva al mare si può visitare il Teatro, il Tempio di Tanit, il Foro di Nora e i complessi termali.
Situata nei pressi dell’area archeologica, su una superficie di 55 Mq, si trova la Laguna di Nora che comprende il ramificato sistema di canali ed isolotti del delta del Rio Arrieras e la laguna vera e propria separata dal mare da un lungo argine artificiale e dalla penisola naturale di Fradis Minoris. È un importante ecosistema, popolato da una moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, che ospita la colonia più imponente in Italia del gabbiano corso. È possibile effettuare percorsi naturalistici, visitare il piccolo acquario e immergersi nelle antistanti acque marine in cui scoprire e ammirare alcuni resti dell’antica Nora.
Sempre poi per coloro che amano i percorsi naturalistici si suggerisce la passeggiata lungo la passerella che costeggia il Rio Pula e la sua foce, un camminamento in legno che si addentra in un ecosistema ricco di varie specie animali e vegetali.
Sulla strada che conduce a Nora, sorge la Chiesa di San Raimondo che fu costruita nel 1709 dall’ordine religioso dei padri Mercedari, ed è qui che sostano i fedeli che giungono da Cagliari in processione accompagnando il simulacro di Sant’Efisio, prima di giungere all’omonimo santuario a Nora.
Infine la Torre del Coltellazzo, detta anche torre di Sant’Efisio, che sorge su un promontorio che si affaccia sul golfo di Cagliari e sull’area archeologica di Nora. Edificata dagli spagnoli al termine del XVI secolo, la Torre faceva parte di un sistema di avvistamento creato per difendere il territorio dalle incursioni vandaliche.
“Per due giorni i cittadini saranno padroni dei beni monumentali, trattateli e preservateli come fossero vostri”, dice il sindaco di Pula Carla Medau ai suoi cittadini e ai ragazzi dell’istituto alberghiero Azuni, e istituto comprensivo Benedetto Croce nella conferenza stampa tenuta stamattina alle 11,00 nell’aula consiliare di Pula per la presentazione dei “Monumenti Aperti” . 53 Paesi coinvolti in Sardegna, e 2 in Piemonte ,700 siti e ben 12.000 persone coinvolte ci spiega Murru Giuseppe (responsabile di monumenti aperti). l’assessore al turismo Annalisa Capobianco e il Sindaco sottolineano con grande entusiasmo e rinnovato spirito il piacere di tornare a far parte dopo 7 anni dei paesi aderenti alla Mnifestazione “Monumenti Aperti ” uno dei siti piu importanti la Zona Archeologica di Nora ,testimonianza delle antiche civiltà dei Punici , dei Cartaginesi ,e dei Romani , il teatro ,il tempio di Tanit ,il foro di Nora.La Laguna di Nora ,col suo Acquario, il Rio Pula e la sua Foce ,con un camminamento in legno che si addentra in un ecosistema ricco di varie specie animali e vegetali.la chiesa di San Raimondo costruita nel 1709 dall’ordine religioso dei padri Mercedari.