“Monserrato, vogliamo più trasparenza sulle donazioni: adesso aiutiamo davvero i cittadini e i commercianti”

Monserrato si è dimostrata una città con un grande cuore, durante l’emergenza del Coronavirus. Ma ora? La consigliera Caterina Argiolas propone: “Diamo altri buoni pasto da spendere in tutti gli esercizi commerciali cittadini, in tanti stanno ancora aspettando”


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Monserrato si è dimostrata una città con un grande cuore, durante l’emergenza del Coronavirus. Lo ha sottolineato oggi in consiglio comunale più volte anche il sindaco, Tomaso Locci. Ma adesso come saranno distribuite davvero le donazioni? Un tema delicato, sul quale si è discusso a lungo nel dibattito in videoconferenza.

Ma ora dove andranno a finire tutte queste splendide donazioni? Caterina Argiolas, consigliera comunale del gruppo Monserrato Unita: lei oggi ha fatto un’interrogazione proprio su questo. Cosa chiede in particolare? 

Ho chiesto al Comune di essere più trasparenti sulle donazioni a Monserrato. Anche sui tremila euro donati dalla pizzeria, su gesti bellissimi che sono stati fatti, mi chiedo: come vengono esattamente riversati sulla popolazione? Me lo chiedono molti cittadini che stanno ancora aspettando di essere aiutati, molti sono rimasti fuori anche dai bandi regionali e dai bonus del governo. Siamo onorati delle donazioni dei cittadini, vorrei suggerire che i 2 mila euro raccolti potrebbero essere impiegati come buoni pasto. E propongo che questi duemila euro siano immediatamente contabilizzati e riversati sulla cittadinanza anche magari con una efficace distribuzione nei circuiti commerciali, sia alimentari che non, aiutando anche gli esercizi commerciali del paese con un criterio magari forfettario: aiutiamo davvero e subito i cittadini, ma anche i negozianti, tutto il cuore commerciale di Monserrato.

Oggi è andata in scena un’altra seduta in video conferenza del consiglio comunale di Monserrato. Come è stata questa inedita esperienza dovuta all’emergenza Coronavirus?

Voglio fare i miei complimenti all’ingegner Lai, per il grande lavoro che ha fatto a disposizione completa di tutti i consiglieri. E’ grazie a lui se i consigli comunali sono andati in videoconferenza in maniera fondamentale per la continuità dell’attività amministrativa, creando anche postazioni all’interno del Comune per chi non riusciva a connettersi da casa. Ora torneremo in presenza in Aula rispettando i distanziamenti per due appuntamenti fondamentali, giovedì e venerdì, in cui discuteremo il bilancio, documento di grande importanza per il futuro di Monserrato. Lo staff del settore tecnologico del Comune si è prodigato con una eccellenza pazzesca: è stato dato un servizio fondamentale.

In Aula la consigliera Miriam Picciau ha proposto oggi che per la prevenzione degli incendi a Monserrato si utilizzino i percettori del reddito di cittadinanza: cosa pensa di questa proposta?

Non è così semplice, va stilato un progetto individuale a cura del Plus 21 e del Comune, ma che deve essere sottoscritto dal beneficiario. Situazioni che sono bloccate sino a luglio: i percettori del reddito di cittadinanza sono comunque persone, non sono pedine che si possono muovere come si vuole in base alle esigenze. Sono esseri umani che percepiscono un reddito ma vanno utilizzati in base alla loro professionalità, alle loro esperienze pregresse, alle loro competenze, al progetto di reinserimento sociale che gli appartiene. Non sono persone che non hanno voglia di non fare niente: è gente che ha perso il lavoro e si è trovato in condizioni di indigenza. Per loro ci vogliono progetti appositi: il reddito di cittadinanza potrebbe presto anche essere ampliato perché tanta gente si troverà in difficoltà. Il progetto si chiama Puc, progetto utile per la collettività, e deve essere approvato per metà dal centro per l’impiego. Il Comune non può insomma decidere da solo il destino di questi lavoratori.

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