“Ma innanzi a buche, voragini, manti stradali sconnessi ovunque. la risposta dell’amministrazione qual è? Limiti di velocità. Cartelli a 30 km/h spuntano come margherite primaverili. Ma la primavera, sulle strade, non arriva mai.
Invece di riparare le buche, si cerca di scaricare la responsabilità su chi guida, come se il problema fosse l’automobilista e non il degrado” comunica Francesca Congiu PD. “Come se, andando piano, le sospensioni non si rompessero, le ruote non si piegassero, i motociclisti non rischiassero la vita”.
Via del Redentore, via San Gavino, via Porto Botte, “ogni quartiere ha le sue “trappole”, ben conosciute dai residenti e da chi transita ogni giorno per andare al lavoro, a scuola o a fare la spesa. Alcune buche sono lì da mesi, altre diventano voragini dopo ogni pioggia. Le segnalazioni? Ignorate. Gli interventi? Rari e spesso temporanei, con rattoppi che durano meno di una stagione”.
Da parte del Comune la situazione non è nuova, anzi: ingenti fondi sono stati stanziati anche con l’avanzo, tra i quali 700 mila euro per il rifacimento totale di una parte di via Cabras. Altri sono serviti per rattoppare le ferite più profonde, gli operai incaricati hanno lavorato su circa 500 buche.
“È inaccettabile che nel 2025 una cittadina come Monserrato debba convivere con questo livello di incuria. La sicurezza stradale non si garantisce abbassando i limiti, ma intervenendo sul problema. Le strade vanno sistemate, non etichettate come pericolose e lasciate al loro destino” conclude Congiu.
“Chiediamo un piano straordinario di manutenzione, trasparente e con tempistiche certe. Perché Monserrato merita strade sicure, non scuse a bassa velocità”.