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Sfottò da stadio contro sindaco e assessori dopo la bomba d’acqua di ieri che ha investito il cagliaritano: post e commenti al vetriolo, alcune vie allagate della città hanno scatenato l’ironia di alcuni cittadini. E Locci risponde: “Qualcuno continua a fare lo sciacallo e addebita alla nostra Amministrazione colpe di eventi calamitosi non prevedibili, noi continuiamo a lavorare per la nostra Comunità, mettendo a rischio la nostra stessa sicurezza”.
Le onde anomale che hanno travolto il cagliaritano hanno colto di sorpresa residenti e amministratori: nessuna allerta meteo lanciata dalla protezione civile, “un evento climatico eccezionale che ha colpito, a nostra insaputa, la città di Monserrato e tante altre realtà limitrofe, quali Cagliari, Pirri, Quartu, Quartucciu, Elmas e Selargius” ha commentato il primo cittadino Tomaso Locci. E mentre si osservavano gli effetti della bomba d’acqua non sono mancate accuse e rugginose osservazioni soprattutto mirate alle vasche di laminazione realizzate per mitigare il rischio alluvione. Tutto via social. Solo a tarda sera Locci ha commentato quanto accaduto: “Gestione allerta meteo, bomba d’acqua non comunicata. Anche se non avvisati, il nostro sistema di protezione civile locale ha funzionato, così come le nostre vasche di laminazione, sottoposte a una violenza di pioggia e vento impressionante: una vera e propria bomba d’acqua.
Mentre qualcuno continua a fare lo sciacallo e addebita alla nostra Amministrazione colpe di eventi calamitosi non prevedibili, noi continuiamo a lavorare per la nostra Comunità, mettendo a rischio la nostra stessa sicurezza, restando accanto ai collaboratori della protezione civile e a coloro che si sono resi utili in questa emergenza.
Continueremo a fare nuovi investimenti per la tutela dal rischio idrogeologico e a portare a compimento le opere idrauliche previste per rendere più sicura via Cesare Cabras e le zone limitrofe.
La campagna elettorale è finita (ve ne dovete fare una ragione!) e governeremo per cinque anni nell’interesse pubblico dei nostri cittadini e non nell’interesse particolare e privato dei soliti noti”. Un elogio è rivolto a “tutti gli operatori della Protezione Civile, con le associazioni di Volontariato VAB e Maestrale, la Cooperativa i Progetti, la Gesenu e tutti gli uomini impegnati, la Polizia Locale, i Carabinieri della Stazione di Monserrato, gli uomini dell’autospurgo e gli immancabili Saverio Deroma, Ignazio Tidu, e Raffaele Nonnoi, ai quali si sono successivamente aggiunti i consiglieri Massimiliano Spiga e Maura Serri che, nonostante non fosse preannunciata l’Allerta Meteo dalla Protezione Civile Regionale (vergognoso) dalle 14.10 alle 21.30 e, nonostante i rischi non previsti (come la grandine), si sono adoperati in tempi brevissimi per mettere in sicurezza la nostra citta’ e i nostri cittadini”.
Tra i tanti commenti dei cittadini spunta, però, quello di chi ha messo in evidenza un aspetto da non sottovalutare: l’immondizia che ha ostruito le caditoie stradali. “Abbiamo rischiato l’alluvione non per colpa del comune. O dei cani. Per colpa nostra. Gratta e vinci, bottiglie di plastica, fazzoletti. Giornali. Guai a chi si permette di dire mezzo ba per i ragazzini perché l’unico che si e’ fermato e’ stato un ragazzo giovanissimo. E grazie a una vicina che mi ha aiutata. Vergognamoci”. Attrezzi in mano, infatti, hanno provveduto a rimuovere la sporcizia depositata nei punti di raccolta delle acque piovane: una poltiglia di immondizia prodotta dall’uomo è stato l’amaro bottino rinvenuto.