Mancanza di democrazia nel Consiglio comunale di Monserrato”, i consiglieri di minoranza Andrea Zucca e Valentina Picciau, per la seconda volta consecutiva, abbandonano la seduta per la mancata discussione di tutte le interpellanze e interrogazioni presentate in queste ultime settimane.
“Il regolamento del Consiglio comunale di Monserrato non prevede alcun limite di tempo per la discussione delle interpellanze, l’unico termine è quello dato dal TUEL ed è di 30 giorni per la risposta da parte del Sindaco e della sua Giunta, che puntualmente viene disatteso. Nonostante ciò il Presidente del Consiglio comunale si ostina a ripetere come un mantra l’esatto contrario, evidentemente ritenendosi al di sopra di quel regolamento che afferma di essere chiamato a “rispettare e far rispettare” ma che, nei fatti e nei comportamenti, interpreta a proprio piacimento venendo meno al compito di garante al di sopra delle parti attribuitogli dal ruolo istituzionale che maldestramente ricopre” comunicano Picciau e Zucca
Tanti argomenti presentati e non trattati insomma “per il tempo a disposizione esaurito” ribatte il Presidente del Consiglio comunale. “Obiettivo di queste manovre poco lineari e per niente rispettose, non tanto nei confronti dell’opposizione quanto dei cittadini, è quello evitare di discutere in Consiglio comunale interpellanze e mozioni scomode, che non consentirebbero al Sindaco di far bella figura (pressoché tutte), facendo trascorrere tanto tempo fra presentazione e discussione così che non siano più attuali oppure si possano prendere “contromisure”, chiaramente solo mediatiche, in cui si annuncia quello che verrà fatto e che alimenta la continua campagna elettorale spesso costruita su informazioni non corrette.
Ultimi in ordine di tempo il provvedimento relativo ai contributi di trentamila euro alle società sportive, contributi ordinari sbandierati come straordinari, ed ancora quello sulla traslazione di salme dai loculi di risulta, una minima parte sulla totalità di quelle interessate, pubblicizzato come evento epocale quando in realtà si tratta di un intervento presentato la prima volta durante il suo antecedente mandato e poi risolto dal Commissario straordinario. Capitolo a parte meriterebbe la concentrazione di tante deleghe importanti in capo al Sindaco, un accentramento che nulla ha di virtuoso e che ha come esito la totale assenza di programmazione e un’eccessiva propaganda per un’unica persona”.