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Grande successo i giorni scorsi che hanno visto la città dell’hinterland cagliaritano impegnata con la celebrazione della 29^ edizione della “Sa Fest’e Sa Binnenna” che ogni anno regala un omaggio alla pratica che, per eccellenza, segna l’inizio della nuova annata del vino.
Tre giorni di eventi, che hanno visto l’apertura della manifestazione con un convegno dedicato alla tradizione vitivinicola della città. In sala erano presenti i rappresentanti delle cantine di Monserrato tra i quali il Sindaco Tomaso Locci e i Sindaci di Ussana, Dolianova e Serdiana, paesi che condividono con Monserrato le origini vitivinicole.
La seconda giornata, invece, è stata dedicata alla degustazione dei vini offerti dalle cantine locali e da mostre sull’attività vitivinicola, mercati e il supporto musicale di un dj, presso i giardinetti gremiti di visitatori.
Ieri la tradizionale sfilata rievocativa dei vendemmiatori a piedi ed in bicicletta e, all’arrivo, l’offerta de “su smurzu”. Il corteo partito da via dell’Argine, ha coinvolto numerosi gruppi provenienti dal Sud Sardegna. La presidente della Proloco Francesca Distinto: “Sono stati giorni ricchi di cultura e tradizione. Dopo la prima giornata dedicata alla conferenza inaugurale, si è passati sabato alla giornata dedicata al buon vino locale e al buon cibo. Si è chiuso in bellezza con la sfilata dei vendemmiatori, con carri, cavalli, trattori e gruppo folk. Ringraziamo tutte le persone che hanno reso possibile queste giornate”.
“È stata curata nei minimi dettagli, sono state rievocate le tradizioni, il sindaco Locci ha comunicato in doppia veste, sia come primo cittadino che come produttore di vino” ha aggiunto Stara. Un omaggio, insomma, a una delle realtà che, da sempre, traina uno dei settori principali, affascinante quanto impegnativo, rafforzato ora dalle nuove tecnologie che agevolano produttori e trasformatori che, in nome al buon gusto e a tutto ciò che è stato fatto in passato, non dimenticano il valore e l’importanza dei piccoli, ma significativi, gesti. La vendemmia era una festa che riuniva la comunità, un motivo di ritrovo dopo le dure fatiche nei campi che venivano ricompensate con i frutti da portare in corteo, per essere celebrati, proprio come accaduto i giorni scorsi a Monserrato.