Monserrato, il triste addio dei frati: “Dopo 60 anni andiamo via dalla Casa del fanciullo”

Uno degli istituti storici della città perde il supporto prezioso dei religiosi. Bagagli già fatti nella sede di via Tito Livio, fratel Corsi: “Così hanno deciso da Roma, ci dispiace lasciare una comunità così viva e bella come quella monserratina”.


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Addio ai frati lasaliani della Congregazione dei fratelli delle scuole cristiane. I religiosi che hanno animato per 60 anni la quotidianità della Casa del fanciullo, la scuola elementare paritaria di via Tito Livio aperta sessant’anni fa, fanno i bagagli e lasciano l’Isola. Una decisione arrivata dalla sede centrale romana della Congregazione religiosa: i frati hanno insegnato nella scuola primaria e garantito l’attività dell’oratorio, e tante generazioni di monserratini, oggi, con le lacrime agli occhi, piangono la loro partenza. Ci sono state anche petizioni da parte dei genitori, cadute nel vuoto: il timore è che, con l’addio dei religiosi, l’istituto possa perdere quel mix tra insegnamento e formazione religiosa che l’ha sempre caratterizzato. È stato il visitatore provinciale, frate Gabriele Di Giovanni, a spedire lo scorso 17 luglio la lettera con la quale annuncia la “dolorosa decisione di togliere, dal prossimo anno scolastico, lasciando nel contempo aperta la scuola nonostante le problematiche”. Quali? Soprattutto “il ridotto numero di alunni”.
Frate Franco Corsi, uno dei religiosi con le valigia già tra le mani, è diretto: “Purtroppo lasciamo Monserrato dopo tanti anni. Personalmente mi hanno rimandato nel mio Lazio, ho 70 anni e torno a casa, anche se non è ciò che mi aspettavo. La scuola continuerà ad esistere grazie all’impegno dei professori laici”. Una scelta che ha fatto storcere il naso a tanti genitori. Ma tornare indietro sembra impossibile: e in via Tito Livio, dopo sessanta lunghi anni, si cambia registro.


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