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Prima tra tutte “è l’aumento della tari che con il nuovo appalto è lievitata toccando picchi anche del doppio rispetto al precedente con costi che hanno toccato sensibilmente le tasche dei cittadini e le casse dell’amministrazione” affermano Valentina Picciau, Andrea Zucca, Massimiliano Cao e Diego Portas. Il tasso di raccolta differenziata medio dell’83% nel 2023, e dell’85% nel mese di aprile 2024, è quello diffuso dalla ditta Gesenu e dal Comune che lodano i cittadini come virtuosi e rispettosi nei confronti dell’ambiente. Una tematica importante, considerata l’attenzione verso l’ambiente e la salvaguardia di esso e che mette in prima linea la necessità di una collaborazione unanime per raggiungere gli obiettivi preposti. Ma se da un lato i numeri sono incoraggianti, per altri aspetti, secondo la minoranza che siede tra i banchi del consiglio comunale, è una “illusione”.
“Un grande risultato si crea badando alle esigenze dei cittadini, ascoltandoli, basti pensare che solo dopo l’ennesima nostra segnalazione in consiglio hanno finalmente detto che installeranno i cestini sul territorio. Stranamente proprio in campagna elettorale però tutto deve essere mostrato bello e senza macchia, ma i disservizi sono tanti: personale insufficiente per lo spazzamento, in 8 anni non è stato realizzato l’ecocentro e quindi i tempi per la raccolta degli ingombranti sono lunghissimi”.