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Attende un segnale concreto, ormai, da trentuno giorni, Giorgio Grussu, cinquantaseienne di Milano. Non per lui, ma per la madre, Gesuina Pianu: l’esito del risultato istologico della colonscopia fatta alla donna, al Policlinico di Monserrato, lo scorso otto luglio. Senza quel documento nessuna terapia, per cercare di lenire la già grave situazione dell’81enne, cioè due cancri dei quali uno al colon, in metastasi, e l’altro al fegato. Nei mesi scorsi la donna ha varcato anche la soglia di un ospedale lombardo per visite e cure. Poi il ritorno in Sardegna, a Siris, sino al nuovo ricovero nel polo monserratino: “Mamma ha anche complicanze cardiache. È in cura dall’equipe oncologica all’ospedale Dulio Casula di Monserrato, equipe che ringrazio fin d’ora per la loro professionalità e disponibilità, purtroppo osteggiata da risorse limitate offerte dalla sanità della Sardegna”. Chiaro e cristallino il riferimento alla Regione, l’unica al mondo che può disporre eventuali incrementi di risorse. Ha scritto all’ospedale, al Comune di Cagliari, al Tribunale del malato e alla nostra redazione, Grussu. Lui vive e lavora a Milano, vorrebbe avere presto buone notizie sulle condizioni della madre. Ecco, di seguito, l’email ufficiale.
“La paziente ha eseguito la colonscopia il giorno 8 luglio 2024, data dalla quale stiamo aspettando ancora il risultato istologico per avviare la terapia mirata. Con domani sono passati ben 31 giorni, la paziente nel frattempo è peggiorata notevolmente, definita grave dall’equipe oncologica medica di Monserrato. La bilirubina, vista la lunga attesa, nel frattempo è diventata alta a valore 4 e questo complica notevolmente la possibilità di chemioterapia se non ad un dosaggio molto basso. Ovviamente l’oncologia del Monserrato sta facendo il possibile, ma il risultato dell’istologico che potrebbe cambiare notevolmente il destino della paziente, non arriva! La paziente rischia quindi di non farcela per un problema di giorni. Ora, immagino che anche l’anatomia patologica dell’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari stia facendo senz’altro il possibile per il risultato dell’istologico che però non c’è. La situazione di Gesuina Pianu purtroppo non può più aspettare, Gesuina è una paziente non solo un numero letto, è anche moglie, mamma, nonna e chissà cos’altro ancora per tutti noi, come lo sono altri pazienti in Sardegna nella sua stessa situazione. Per favore, non fate che una differenza di giorni pregiudichi la sopravvivenza di una paziente, curabile se presa per tempo. Vi facciamo un appello anche a nome degli altri pazienti come lei, aiutateci”.