Michela Murgia scrive al vetriolo contro la giunta Pigliaru: clientele

Un articolo di fuoco della Murgia fa discutere il mondo politico


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Scrive un pezzo al vetriolo nel suo sito Michela Murgia, che rivela il suo pressochè nullo gradimento sulle scelte per la composizione della giunta Pigliaru. 

In un velenoso articolo dal titolo elequente sul sito di Sardegna possibile, Quella giunta che puzza di vecchie logiche, la scrittrice di Cabras, usa termini offensivi, parlando di “liturgia della spartizione tradizionale”. Fa anche nomi e cognomi, fra cui quello di Paolo Maninchedda “il filologo ai Lavori Pubblici, il cui nome da solo basta a smentire la pretesa di alto profilo e competenza sbandierata da Pigliaru durante la lunga vigilia dell’insediamento…l’uomo che fino a ieri l’altro, alleato del centrodestra, presiedeva la commissione Autonomia per Ugo Cappellacci”…”C’è da sperare, ma senza troppo contarci, che il macomerese per tutte le stagioni non usi ai Lavori Pubblici la stessa disinvoltura mostrata in ASL nelle province di Nuoro e di Oristano, dove il sottogoverno del Psd’az, anche sotto il suo vigile sguardo ceruleo, ha saputo aggiungere in questi anni nuovi e più variegati significati alla parola “clientelismo”.

E di clientele parla poi espressamente la Murgia, accusando Sel di ‘possesso’ di assessore (“non mi piace che pensiate che gli spazi del bene comune siano tasselli del risiko dove posizionare le vostre truppe”). Al punto da definire infine la giunta Pigliaru “giusta secondo il criterio della spartizione” di vecchie nomenclature e clientele.

 E a chi la invita a deporre le armi, Michela risponde senza mezzi termini: “noi di questo sistema saremo sempre nemici e davanti al modo di operare che stiamo vedendo non taceremo mai. Lo dobbiamo a noi stessi, all’idea di Sardegna diversa che stiamo costruendo e alle persone che le hanno dato fiducia. Se daremo fastidio tanto meglio: vogliamo dare fastidio. Si chiama opposizione e i governi di quest’isola non ne vedono una da troppo tempo”.