Ordinanza sui metri cubi d’aria in Sardegna: “Troppa confusione, imprese in difficoltà”

Il Pd in consiglio regionale interroga Solinas: “Ma 20 mc d’aria per ogni cliente quanti sono? Chi li misura? E il ricambio d’aria? Un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,6, come si calcola il ricambio d’aria? Solinas chiarisca”


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E’ polemica in consiglio reginale sul tormentone metri cubi d’aria, metri quadri e metri lineari nasce dopo l’ordinanza, la 21 del 31 maggio scorso, del governatore Solinas che impone alle attività economiche e sociali, alle quali è consentita la riapertura, di definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria.

L’ordinanza del governatore, scrivono i consiglieri del Pd in consiglio regionale in una interrogazione che vede primo firmatario Piero Comandini, recepisce “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali” adottate dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome e degli altri protocolli previsti dall’art. 12 del decreto legge n. 65/2021, e consente su tutto il territorio regionale, ormai classificato in “zona bianca”, la riapertura delle attività quali bar, ristoranti, piscine, centri termali ecc…

E’ qui che nasce spontanea la domanda: ma 20 mc d’aria per ogni cliente quanti sono? Chi li misura? E il ricambio d’aria? Un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,6, come si calcola il ricambio d’aria? Si tiene conto della superficie finestrata? O se ci sono ricicli d’aria forzata? Tutto questo crea ulteriore confusione, incertezza e difficoltà ai ristoratori e ai gestori di piscine, centri termali ecc.., come se le difficoltà non fossero già abbastanza – tuonano i consiglieri DEM –

A questo punto, prosegue Comandini, ci aspettiamo che il governatore chiarisca quali siano gli studi scientifici che avvalorano la tesi per la quale si è ritenuto necessario calcolare il numero delle presenze contemporanee, in base al calcolo dei metri cubi d’aria ed al tasso di ricambio d’aria. Sarebbe opportuno, conclude l’esponente DEM, ristabilire le semplici ma efficaci disposizioni in materia sanitaria di distanziamento personale, utilizzo delle mascherine ed igienizzazione con apposite soluzioni idroalcoliche delle mani, di disinfezione delle superfici e degli oggetti di qualsiasi esercizio o locale aperto al pubblico.


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