Maxi acquario a Cagliari: “Dev’essere il più grande d’Europa, si può costruire a Sant’Elia”

Il centrodestra propone l’acquario al padiglione Nervi, la Regione applaude e rilancia. Gianni Chessa: “Così si creano posti di lavoro, basta con i ‘no’. Persone e animalisti che non vogliono l’acquario poi comprano i pesci al mercato per mangiarli fritti”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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A Cagliari si riaffaccia l’idea di realizzare un maxi acquario. Il centrodestra che si prepara alla battaglia per cercare di ritornare a vincere in città dopo otto anni di centrosinistra è d’accordo, i Popolari per Cagliari ce l’hanno infatti nel programma e il loro rappresentante principale, Federico Ibba, ha detto che “Paolo Truzzu è già d’accordo”. La location scelta è l’ex padiglione Nervi a Su Siccu, serve dialogare soprattutto con l’Autorità portuale ma i margini di manovra, a detta di Ibba, sembrano esserci. “L’acquario a Cagliari? Mi fa piacere che se ne torni a parlare, quando ero in Comune la mia proposta venne bocciata. Persone comuni, associazioni e animalisti mi criticarono perchè non amano i pesci dentro gli acquari, poi però sono gli stessi che vanno al mercato di San Benedetto e comprano pesce per mangiarlo fritto”, dice l’attuale assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa (Psd’Az). “Se Truzzu lo vuole realizzare è ottimo e avrà tutto il mio appoggio. Ma Cagliari deve avere l’acquario più grande di tutta l’Europa, io sono per le grandi opere. Serve lavoro, prima di tutto c’è l’essere umano. Se l’acquario porta posti di lavoro, perchè mai non si dovrebbe fare?”, si domanda Chessa. Il progetto “partorito” in area centrodestra prevede tre piani e dieci maxi vasche. “Non entro nel merito tecnico, è importante anche il luogo”.

Non all’ex padiglione Nervi? “Il sindaco e il consiglio comunale devono decidere, questo è certo. Io però lo farei in periferia, a Sant’Elia, nel lungomare, per riqualificare un rione con pochi servizi”, afferma l’esponente sardista. E, in ultimo, non importa comunque il luogo: “Basta che si faccia”. Anche a Su Siccu, quindi? “Sì”. Lì però serve mediare e trovare l’accordo con l’Autorità portuale: se Truzzu diventerà sindaco potrà contare sull’aiuto di Chessa? “Indubbiamente”.


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