M5s, Grillo e lo strappo definitivo con Conte: “Non ha visione politica né capacità manageriali”

Dopo la conferenza stampa dell’ex premier risponde duramente il garante: “Non permetto che il Movimento sia partito unipersonale”. E indice voto su Rousseau per Comitato direttivo


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Non sarò un prestanome. Grillo decida se essere un padre padrone o un genitore generoso“. Giuseppe Conte aveva concluso così la sua conferenza stampa: non aveva mollato il Movimento Cinque Stelle, ma aveva dettato le sue condizioni a Beppe Grillo. E se già ieri si aspettava l’immediata risposta del garante, dopo quasi una giornata di silenzio, Grillo si è fatto sentire: “Conte non ha visione politica nè capacità manageriali“. Niente video, solo una foto e righe durissime per sancire la rottura. Ieri Conte gli aveva chiesto di non essere il ‘padre-padrone’ di M5s, e oggi Grillo rilancia con la stessa chiave metaforica, invitando a comportarsi “come una famiglia, come una comunità che impara dagli errori e si mette in gioco senza rincorrere falsi miti, illusioni o principi azzurri che possano salvarla”.

Sul suo blog, Grillo ‘affonda’ l’ex premier: “Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione – scrive -. Io questo l`ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi.”. “Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco – prosegue Grillo. Continua a leggere su Q.net


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