Infermieri e Oss, da tutti definiti eroi durante il lungo periodo difficile del Covid, rischiano di lasciare il Brotzu. Sono stati assunti per diciotto mesi e la loro unica speranza è la stabilizzazione. A chiederla, con una email spedita alla direttrice generale Agnese Foddis, al direttore sanitario Raimondo Pinna, al direttore amministrativo Ennio Filigheddu e alla collega delle risorse umane Maria Teresa Garau, è Gianfranco Angioni dell’USB: “Sono circa una cinquantina di lavoratori, tra loro ci sono anche le figure amministrative, indispensabili a poter far fronte alle numerosissime incombenze attribuite per la gestione del personale”, spiega Angioni.
“In aggiunta al personale del comparto sono ancora da ripartire le fasce economiche attribuite dal primo gennaio 2022 e il pagamento della produttività. Così come sono ancora nel limbo le risorse economiche da ridistribuire per le attività trapiantistiche. Qualora non dovessimo avere risposte in tempi brevi, allo scopo di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori, saremo costretti a formalizzare le procedure dello stato di agitazione del personale”.