L’infinita odissea dei pendolari dell’Arst. “Troppi ritardi, siamo burattini in piazza Matteotti”

Ogni giorno ha la sua pena, e per chi raggiunge Cagliari dall’Area vasta a bordo dei pullman Arst il detto sembra calzare a pennello. Nel piazzare, aspettando il bus, i commenti si sprecano. “Chissà a che ore tornerò a casa, siamo burattini inscatolati come sardine”. Guardate il VIDEO. Anche voi, lettori di Cagliari Online, avete vissuto un’esperienza simile?


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I malumori dei tantissimi pendolari – studenti, lavoratori e chi ha necessità di raggiungere Cagliari per qualunque motivo – si sprecano tra lo stretto marciapiede di piazza Matteotti davanti all’ingresso della stazione dei pullman e la lunga piazzola di sosta. “È la terza volta che il pullman che passa per Monastir fa ritardo, non è possibile restare a fare i burattini buttati su una panchina”, urla una signora, che promette battaglia con una lettera, sicuramente non zuccherina, da inviare ai vertici dell’azienda. Accanto a lei, una studentessa si chiede “a che ore arriverò a casa, il bus ha già venti minuti di ritardo”. Le frotte di giovanissimi che arrivano e ripartono, dopo una giornata sui banchi, dal capoluogo sardo, i lavoratori che escono dall’ufficio e devono ritornare nel loro paese. Tutti uniti dallo stesso destino: i disagi legati agli orari, non sempre rispettati, dei pullman.
Impossibile riuscire a fare interviste ai viaggiatori in attesa, anche i giornalisti devono prima inoltrare una richiesta specifica alla direzione dell’Arst. I vigilantes contribuiscono a rendere più sicura un’area di passaggio frequentata da tutti, italiani e stranieri. Ma, sullo sfondo, resta la grana dei ritardi, e delle lamentele.


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