Un’operazione di “giustizia culturale”, questo il senso e il significato della manifestazione – organizzata dalla Pontificia Facoltà teologica della Sardegna, dal Meic (Movimento Ecclesiale di impegno Culturale), Centro Studi Aldo Moro, Associazione “suor G. Nicoli” ed edizioni “San Paolo” – in programma il prossimo 5 maggio (ore 18) nella sede universitaria di via Sanjust 13 Cagliari. Si tratta di rimettere nel giusto rapporto i 55 giorni del sequestro Moro con i quasi 20 mila giorni di vita del grande statista, padre costituente della nostra Repubblica. Un’operazione riuscita ad Angelo Picariello, quirinalista del quotidiano “Avvenire”, con “Liberiamo Moro dal caso Moro. Eredità di un grande statista”.
«Guardando a Moro senza fermarsi ai 55 giorni della prigionia, vediamo con chiarezza di che cosa è carente oggi la politica – scrive nella prefazione il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana – e non solo nel nostro paese: c’è bisogno di una “visione” e non di un cristianesimo professato solo a parole, ma di cristiani capaci di testimoniarlo nei fatti[…] Il divorzio cui oggi assistiamo fra cultura e politica, che vive troppo spesso del giorno per giorno e di leadership personalistiche, è il contrario di quel che Moro testimoniò, come l’uomo saggio del Vangelo che ha costruito la casa sulla roccia».
Dopo i saluti del Preside della Facoltà teologica mons. Mario Farci ( vescovo di Iglesias) e del Presidente del Meic, Mario Girau, l’autore Angelo Picariello dialogherà con Luca Lecis (docente di storia contemporanea nell’Università di Cagliari), il giornalista Franco Siddi e il sindaco di Iglesias, Mauro Usai. Coordinerà i lavori Cristiano Erriu, presidente del Centro studi “Aldo Moro”. Parteciperà il cardinale Arrigo Miglio.