Le schiave del sesso nigeriane sono ancora tutte in viale Monastir

Nessuno interviene a mettere fine al dilagante fenomeno della prostituzione a Cagliari. “Mancano i controlli” secondo il consigliere regionale (FI) Edoardo Tocco. “Il problema va risolto all’origine, bisogna fermare lo sfruttamento di queste donne. Dietro c’è una vera e propria tratta di esseri umani per diventare schiave del sesso” sostiene il consigliere comunale (PD) Davide Carta


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Il fenomeno dilagante della prostituzione non si arresta neanche a Cagliari, dove è sempre più presente. Come testimoniato anche dall’ultimo servizio del nostro web tg Cagliari online, nel quale i nostri cronisti documentano come anche questa notte fossero presenti le lucciole nella periferia della città in viale Monastir.

Qui troviamo tantissime ragazze, molte giovanissime. Provengono perlopiù dalla Nigeria. Sono le schiave del sesso. Vittime del traffico sempre maggiore di esseri umani dall’Africa. Arrivano in Sardegna dopo aver effettuato un lunghissimo viaggio, attraversando il deserto con la speranza di trovare un futuro migliore, magari un lavoro. Onesto. Ma quando arrivano nella occidentalissima Italia, invece, vengono vendute alle organizzazioni crimanli,  e rubati  loro i documenti, quindi ricattate e messe in strada.

E sempre più sbarcano nell’Isola, a Cagliari. Viale Monastir è una delle zone dove queste donne vengono confinate dai loro aguzzini per vendere il proprio corpo. Battono in mezzo al degrado più totale, circondate da rifiuti e sporcizia alla periferia di Cagliari. Lontano, ma non troppo, da occhi indiscreti. Si scaldano la notte appiccando dei piccolo focolai.

Nonostante le denunce lanciate negli anni anni da più parti politiche e dai cittadini, sono ancora tutte lì. Spesso i residenti si sono lamentati del degrado che regna e  della poca sicurezza del quartiere, soprattuto la notte quando c’è il via vai maggiore di clienti.  

Assenza di controlli e zone poco presidiate. La pensa così Edoardo Tocco, che per anni ha sostenuto le ragioni dei residenti contro la presenza delle prostitute e dei loro magnaccia. Nonostante le prese di posizione la questione non è stata ancora risolta. “Credo sia necessario ancora una volta invitare la forza pubblica a presidiare queste zone – commenta Tocco- l’unico deterrente affinchè si argini questo fenomeno è il presidio delle pattuglie che scoraggiano quindi le lucciole e i loro accompagnatori. Non c’è una legge nazionale che vieti la prostituzione e preveda di multare chi si apparta con loro, pertanto, l’unica soluzione è il presidio, almeno nelle ore di punta. Non sono neanche favorevole all’apertura della case chiuse, come si era pensato tempo fa.“

Per risolvere questo fenomeno non è dello stesso parere il capogruppo Pd della maggioranza comunale Davide Carta: “Non credo che la soluzione sia un maggior controllo, certo le zone non sono adeguatamente presidiate ma qui stiamo parlando di un problema che sta all’origine che va oltre le competenze di quest’amministrazione. Dietro la prostituzione di queste donne africane c’è uno sfruttamento, – spiega –  una vera e propria tratta  di esseri umani. Non basta la soluzione banale di  presidiare ogni giorno la zona, ma è necessario bloccare all’origine il fenomeno attraverso operazioni di intelligence per arrestare i responsabili di questa tratta. Come Comune abbiamo e continuiamo a promuovere attraverso l’assessorato alle politiche sociali progetti di sostegno alle attività di reinserimento per persone svantaggiate e donne sfruttate.  Ma il lavoro deve essere svolto a monte per bloccare quella che è una situazione assurda e inaccettabile”.


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