Le salite e le discese ardite nelle scelte sul nostro centro storico

Dopo il no al referendum sul parcheggio, scopriamo che manca tutto: dal piano particolareggiato a servizi essenziali come un bancomat, un ufficio turistico, locali che con siano soltanto trendy. Quale futuro per Stampace e Castello?

Le salite e le discese ardite. Chiari e scuri dei fondi. Nell’attesa affondiamo la Vecchia Cagliari. Per descrivere il succedersi d’atti ed eventi, riguardanti il POR CA17 “Sistema coordinato di parcheggi di scambio e trasporto meccanizzato nel centro storico” a voler essere sintetici non basterebbe un’enciclopedia. Si dovrebbe partire dalla delibera 20/2/2002. Dodici anni, diciamo 14. Discussioni alimentate dalle diverse opinioni, secondo alcune proteste sei soliti lamentosi. Del partito del NO. Non si capisce che partito sia. Il “POR 17” tratta della proposta di creare: un parcheggio multi piano, due elevatori, alcuni punti di ristoro ed un giardino “terrazzato” con annesse e connesse scale mobili e tappeti mobili. Per semplificare ulteriormente riportiamo la Delibera G.C. 265/2010 stralcio: <<G.C. n. 265 del 14 ottobre 2010; propone di dare mandato all’Ufficio Tecnico affinché provveda alla redazione di uno stralcio funzionale del progetto definitivo generale del “sistema coordinato dei parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato nel centro storico” approvato con la deliberazione n.7l del 12/04/06 del Consiglio Comunale, che escluda, per il momento, la realizzazione delle scale e dei tappeti mobili e prevede in particolare, per i collegamenti tra il parcheggio di scambio di Via Cammino Nuovo ed il Castello esclusivamente ascensori e non interessi aree soggette alla normativa del P.A.I.; di sottoporre il progetto a stralcio all’ulteriore approvazione del Consiglio Comunale, in variante rispetto al Piano Particolareggiato dei percorsi verdi circostanti il Castello; di dare atto che le spese delle modifiche conseguenti alla presente deliberazione troveranno copertura negli impegni contabili già assunti sul capitolo 650040 imp. n. 04l7l38. Con voti unanimi>>. Giorni nostri o meglio passato presente. Sono recuperati i finanziamenti. Si riparte. Per brevità, le contestazioni di circa dieci anni fa vertevano sull’impatto nel centro storico: scale, tappeti, inox, ristoranti. Si fermo tutto, sino allo stralcio. Oggi il problema è un altro, ripetere giova. Siamo alla ripetizione del non siamo disposti a perdere i fondi, non si potrà pedonalizzare più Castello se non facciamo il Parkeggio.

Mah! Scusate il maiuscolo: la maggioranza ed il CONSIGLIO COMUNALE, ha il diritto dovere di governare. Ha avuto, a me piace ad altri meno, il mandato di decidere: DECIDA. Avvii il progetto. Altro e che si parli di 4 o 44 gatti, spesso poco importa, come ricorda qualcuno anche uno solo fece la differenza in India, la fecero 82 uomini a Cuba. Ieri in Consiglio Comunale con tre voti a favore (Dore, Lobina e Cugusi), 11 contrari e 15 astenuti, è stata bocciata la proposta di referendum. Legittimo. Prima arditi provocavano: si faccia tanto i cagliaritani vogliono il parcheggio. Ma non esiste regolamento. ATTENDIAMO. Non esiste un Piano Particolareggiato del Centro Storico. Pur perfettibile era stato adottato. La scelta è stata fatta: riavviare tutto l’iter. Di grazia una domanda: i fondi disponibili possono essere rimodulati. Un’altra domanda: è assolutamente certo che il parcheggio, non tanto la parte tecnica di costruzione della struttura (siamo nel 2014), non sia ormai inutile, antistorico, visti i trasferimenti di servizi. Quanto tempo dovrebbe aspettare Castello per il rilancio. I cinque o sei anni di scavi? Le famiglie che vivono nella Via interessata al progetto, piccolo scavo di 15 20 metri, che devono attendersi. Attendono. Esclusi il consolidamento, gli ascensori, il “giardino vero” allora si Park. Chiedetevi se dieci milioni d’euro, rimanenti dalle opere sopra elencate, possano essere utilizzati per bisogni immediati. Servizi ai rioni, un Bus frequente non un’ora, le strade (vedi ciottolato). Proporre ai proprietari dei Vuoti urbani di cederli. ATTENDIAMO? Il regolamento. Che cosa sia utile per l’accessibilità in Castello: ascensori, risanamento mura, strada di collegamento e di sicurezza tra Castello e Stampace. Parcheggi riservati ai residenti, zona a traffico limitato per tutta la giornata. O macro progetti sine die di cui si discute, di cui sappiamo forse, l’inizio ma non la fine. Pensiamo alla dimensione degli immobili in Castello, 150 metri con altezze superiori a sette metri. Comprano due famiglie, ristrutturi, ti costa meno di un appartamento in periferia. Manca il regolamento, il Piano Generale. Attendiamo ed attendendo gli strumenti urbanistici, siamo al tramonto dei vecchi rioni. Sarebbe bene rivitalizzarli rendendoli attrattivi. Che so due bei punti di ristoro nell’ultimo piano delle due Torri, vista a 360 gradi. Oppure non solo locali trendy (alla moda), un bancomat, un ufficio turistico, una pulizia adeguata, ristrutturare le facciate. Siamo certi che vi sia tempo per aspettare il Parkeggio. Siamo certi che i finanziamenti regionali non possano essere rimodulati. A Voi la scelta Amministratori, avete il diritto ed il potere. Amiamo amare la nostra città del sole. Come Voi. Almeno credo. Gianfranco Carboni


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