Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
L’area ristorante, quella del bar e quella della discoteca, inclusa la cucina, non esistono più. Cumuli di cenere misti a resti di legno e acciaio al Poetto di Quartu, ecco cosa resta del Tagoo Beach Club, una delle strutture estive più note e frequentate nel lato quartese del lungomare. Le verifiche dei vigili del fuoco, comunicate alle forze dell’ordine, hanno escluso il gesto doloso: si è trattato di una tragica fatalità, e ora non resta altro da fare che leccarsi le ferite. Ma, anche, provare a ripartire e riaprire l’unica piccola porzione che si è salvata dalla furia del fuoco, quella della spiaggia. L’intervento dei pompieri si è quindi rivelato decisivo per limitare, almeno in parte, i danni: “Danni grandissimi”, conferma uno dei titolari, Massimo Porru. Il Tagoo era molto noto, da qualche anno, per essere uno stabilimento che ospita e garantisce piena fruibilità della struttura anche ai diversamente abili. “Purtroppo il rogo è stato casuale, ce l’hanno confermato”, conferma Porru. L’assicurazione potrebbe dare una mano? “Dobbiamo valutare, fare una lista precisa dei danni e poi vedere se le nostre richieste saranno accolte”. Le macerie sono ancora un po’ fumanti, e la botta è molto forte: quasi tutto distrutto a giugno iniziato e a due settimane larghe dalla partenza ufficiale dell’estate 2024.
“Proveremo a tenere aperta l’area per i lettini e gli ombrelloni, quella più vicina al mare. È un modo anche per continuare a garantire i servizi dedicati a bambini e disabili”, ricorda ancora Massimo Porru, tra i componenti di una cooperativa che ha deciso, anni fa, di tentare la carta del settore balneare. Sono già tante le telefonate di solidarietà ricevute da Porro e dagli altri soci: “Qui lavorano tra le sette e le otto persone in piena stagione”, ricorda ancora. La sfida non è semplice, essere pronti col settore spiaggia per l’apertura ufficiale della stagione estiva, ma non impossibile. A margine, e nemmeno tanto, resta l’amarezza per l’incendio che ha distrutto due aree, quella del ristorante e della pista da ballo, molto frequentate da metà primavera sino all’autunno.