Un intervento di liposuzione in una clinica privata romana, poi i malesseri sempre più gravi e la morte dopo 10 giorni di sofferenze. Una tragedia che ha colpito la 63enne Simonetta Kalfus e la sua famiglia, che ora chiede chiarezza e giustizia. Il cuore di Elisabetta ha smesso di battere per sempre venerdì, dopo 4 giorni di coma vegetativo all’ospedale Grassi di Ostia Dalle prime indagini, si pensa che all’origine del drammatico epilogo per la 63enne possa esserci proprio l’intervento estetico a cui si era sottoposta. I carabinieri di Anzio, a seguito della denuncia della figlia della donna, hanno proceduto al sequestro della cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria di Simonetta. Al momento, io chirurgo che ha effettuato l’intervento è indagato mentre è sotto esame la posizione dell’anestesista e del medico dell’ospedale di Pomezia dove la 62enne si era recata prima di andare al Grassi. Come riportato da Il Messaggero, la famiglia ha messo in luce un altro grave fatto: il chirurgo indagato “era stato condannato per i danni a una paziente operata di mastoplastica additiva”.
Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Simonetta, che chiarirà nel dettaglio i motivi del decesso.