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La stagione dello scudetto del Cagliari compie 50 anni, domani il campionato di calcio incomincia per la formazione sarda alle 20.45 contro il Brescia. Una Stagione calcistica con ha altre coincidenze: la prima partita contro la squadra del ex presidente Cellino, si festeggia il centenario. Nel 1970, battendo il Bari all’Amsicora, la squadra si assicurò il titolo di Campione d’Italia con due giornate d’anticipo. A riprendere le parole del tempo della vittoria dello scudetto della squadra del Cagliari: la vittoria di un’isola, con impazzimento totale dell’isola. Presidente: Efisio Corrias Allenatore: Manlio Scopigno. Albertosi, Niccolai, Martiradonna, Zignoli, Domenghini, Cera, Nené, Tomasini, Gori, Greatti, Riva. Oltre a: Mario Brugnera, Cesare Poli, Eraldo Mancin, Corrado Nastasio, Adriano Reginato (secondo portiere). Partiamo al contrario, ricordando i festeggiamento dello scudetto, come augurio per l’avvio del campionato 2019/2020.
Primavera millenovecentosettanta, Cesare Paci, con al suo fianco il fratello Marco, guida la sfilata con il carro (in foto) predisposto dalla GIOC che trasporta un evidente riferimento al tre volte capocannoniere Riva. L’indimenticabile Gianni Brera diede a Riva il soprannome di: Rombo di Tuono. Da allora siamo divenuti tutti “GigiiiiiRivaaaacannoniere”; la storia la conosciamo, inutile ripeterla, se non con le parole del giornalista: Gigi Riva l’ultimo hombre vertical, lui lombardo non tradì il suo popolo, il popolo sardo rimanendo nell’isola nonostante offerte di ingaggio mirabolanti.
Cesare Paci racconta: “Prima di entrare allo stadio Amsicora dovettero intervenire i tecnici dell’azienda di trasporto pubblico, il camion non poteva passare perché toccava i cavi elettrici dei bus, staccarono per cinque minuti l’energia elettrica ed entrammo. Entrai, con unico carro ammesso – uno dei due camion di mia proprietà – dopo cinque giri di campo ci dirigemmo in corteo verso la piazza Yenne. La statua di cartapesta, che trasportavo, rimase all’interno della sede della GIOC per tanti anni, ben custodita a fianco dell’organo. Non so più che fine fece”. Fateci sognare, fate sognare l’intera isola e pure i quattro mori, che nell’occasione della conquista dello scudetto, per una volta, abbassarono la benda. Forza Cagliari.
Gianfranco Carboni