La Sardegna rimane arancione, ristoratori cagliaritani in trincea: “Vogliamo tornare al lavoro da domenica”

Altri giorni di “purgatorio” per l’Isola, la decisione del Tar fa infuriare i titolari dei ristoranti anche a Cagliari: “Tantissima delusione, speravamo fosse l’ennesimo errore da parte del Governo. I contagi sono però in calo, se da venerdì saremo in zona gialla Solinas deve fare di tutto per farci ripartire domenica: copiamo l’Alto Adige”


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Hanno incrociato le dita, sperando nella zona gialla sin da domani, i ristoratori di Cagliari. E invece, dal Tar è arrivata quella che definiscono, senza mezzi termini, una “batosta”. Si resta in arancione almeno sino a venerdì, quando ci sarà il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità. La speranza è che i dati, in calo continuo, riportino l’Isola “in giallo”. E, con un weekend alle porte, l’intento è quello di ottenere la possibilità di poter riaprire al cento per cento i ristoranti già nella giornata di domenica. Data dell’ordinanza del ministro Roberto Speranza permettendo. Alberto Melis, titolare di tre ristoranti a Cagliari, si dice “deluso, molto deluso. Speravo che la zona arancione fosse l’ennesimo errore da parte del Governo. I dati confermano il contrario e tutti sappiamo che il trend dei contagi è in netta discesa, si tratta solo di aspettare qualche altro giorno, tanto il danno è già fatto. La mia speranza, ora, è quella di poter fare le scorte sabato per riaprire domenica. Se venerd sarà confermato il nostro ritorno in zona gialla, a quel punto Solinas deve fare di tutto per farci riaprire prima di lunedì. E chiedo che il Governo cambi i parametri della zona arancione, è stato appurato che i ristoranti non sono fonte di contagio”.

Netto anche Alessandro Depau, titolare di un ristorante storico davanti al Bastione di Cagliari: “Purtroppo me l’aspettavo, Solinas deve continuare a combattere per non rischiare di asservirsi al Governo. Tiro avanti, per me non è umiliante fare asporto e così, almeno, cerco di coprire i costi dei dipendenti. Il presidente faccia di tutto per farci riaprire domenica, senza aspettare lunedì. Perchè l’Alto Adige, anche quando è stato in zona rossa, ha riaperto tutto e noi no? Anche Truzzu, se possibile, faccia qualcosa: invito tutti i sindaci sardi, che si sono uniti con forza contro il nucleare, a fare lo stesso per sostenere noi ristoratori”.


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