Un semplice controllo oculistico, eseguito il 3 settembre scorso, per il 62enne Luciano Mocci, residente a Villasimius e presidente della Protezione Civile di Nuraminis, è stato solo il primo atto di un lungo calvario che rischia di dover vivere a lungo, con lo spettro sempre più concreto di vari e terribili peggioramenti delle sue condizioni di salute. Il dottore che lo visita nota problemi di stabilità. Bisogna indagare, sanitariamente parlando, tra cervello e cervelletto. È da questo esame che si può comprendere a che stadio di pericolo sia arrivata la malattia. E inizia il terribile valzer: “Mi viene prescritta una risonanza magnetica urgente, primo posto libero a gennaio 2025 o, anche, al 2026”. Mocci non può attendere e sceglie di pagare ben 162 euro. Dove? Ed ecco l’amara scoperta: “A Senorbì, nello stesso identico posto dove, se volessi sfruttare la convenzione che mi spetta, potrei farlo gratis ma con tempi biblici. Ecco perchè ho scelto di aprire il portafoglio, ero obbligato per non avere scherzi peggio. Ma l’esenzione, ormai, sembra non essere più un diritto acquisito”.
Subito dopo, altra visita importante: “Quella diabetologica”. Condita da date choc: “E da posti lontanissimi, Oristano o La Maddalena. Il mio dottore mi ha comunicato che sono a frote rischio. Oltre il danno, poi, la beffa, cioè altri 161 euro da pagare. Mi chiedo davvero dove voglia arrivare la sanità sarda”.