La procura di Cagliari indaga sull’acquisto della villa da un milione di Solinas al Poetto

Un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, è stato aperto dalla magistratura cagliaritana dopo gli esposti, alcuni anonimi, arrivati all’autorità giudiziaria. Massimo Zedda va all’attacco anche su un’operazione immobiliare del 2013: “Il presidente è tutto casa, case e studi”


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La procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sull’acquisto di una villa, nella zona del Poetto di Cagliari, da parte del presidente della regione, Christian Solinas, dopo gli esposti, alcuni anonimi, arrivati all’autorità giudiziaria. La villa, 20 vani su quattro piani con giardino, è costata 1 milione e 100mila euro, e per l’acquisto il governatore ha stipulato un mutuo da 880mila euro. Saranno gli investigatori della guardia di finanza assieme a quelli della sezione di polizia giudiziaria ad acquisire i documenti relativi all’indagine, al momento esplorativa e senza indagati, affidata al sostituto procuratore Maria Virginia Boi.
L’indagine sarebbe aperta da circa un mese.
Da giorni, dopo le anticipazioni del Fatto Quotidiano, si discute delle vicende immobiliari che coinvolgerebbero il governatore, con due compravendite – quella della villa al Poetto e un’altra che risale al 2013 per alcuni immobili di Capoterra e che non sarebbe mai stata completata nonostante il completamento della fase preliminare con incasso della caparra da 200mila euro. Notizie che inevitabilmente rimbalzano nel mondo politico isolano, finora commentate solo da Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari e consigliere regionale dei progressisti. “La notizia non sarebbe degna di nota e avrebbe risvolti solo nella vita privata del governatore se il giornalista non si fosse concentrato sul fatto che gli edifici venduti dal presidente siano stati comprati da un imprenditore che avrebbe ricevuto diversi affidamenti diretti da parte della Regione”, scrive Zedda in un post intitolato ironicamente “La casa senza carte”.
“Nel pezzo giornalistico si riferisce come i documenti siano introvabili, mancherebbero il deposito e la registrazione del passaggio di proprietà. L’altro elemento attiene, per ora, all’inopportunità che il presidente della regione nell’esercizio del suo mandato intrattenga rapporti d’affari e di compravendita d’immobili con imprenditori che lavorano con la Regione Sardegna da lui amministrata. Il presidente compra e vende immobili, studia per un concorso al Tar (concorso per il quale sono necessari sei mesi di studio matto e disperatissimo) pare abbia preso anche la patente nautica (due mesi di studio, compreso lo studio della cartografia e la capacità di stabilire il punto nave e prova pratica in mare, ormeggio e salvataggio dell’uomo a mare). Nel frattempo – incalza Zedda – la Sardegna prendeva fuoco, il virus avanza, i trasporti via cielo e via mare sono allo sbando, la sanità è al collasso e non è stato fatto nulla sui progetti da presentare a valere sui fondi europei. Il presidente – conclude ironico Zedda – è tutto casa, case e studi, non ha tempo per la Sardegna e per i sardi”.


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