La lettera di una cagliaritana: “Chi sono gli incivili dei rifiuti? E perchè il Comune adotta il porta a porta di Paperopoli?”


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Chi sono gli ” incivili “? Categoria prima dell’arrivo del porta/porta praticamente inesistente perchè i cittadini cagliaritani differenziavano diligentemente i rifiuti nei cassonetti della differenziata per strada ( anche se lasciati spesso dal comune in stato di grande degrado). E Cagliari era una città decorosamente pulita .Ora in discussione c’è anche il Comune perchè , non ha effettuato , prima di questa gigantesca , costosa operazione di acquisto di migliaia di pattumiere da appartamento e migliaia di maxi-pattumiere condominiali , uno studio serio , approfondito ; comparato , di come si fa una raccolta differenziata ecologica( non il porta/porta) nelle città italiane ed estere .Diverse le opzioni che si incrociano tra loro e sono ben accette dai cittadini : cassonetti differenziati per strada ( boulevard di Nizza) assieme a rifiuti interrati ( Nizza , Bologna , Brescia etc) e mini -isole ecologiche per gruppi di palazzi come per es. ad Aosta e altre città. I politici locali in nome di un astratto ideologico ambientalismo si sono dimostrati anche fanatici nel voler applicare meccanicamente a una città come Cagliari un sistema ( il porta/porta) che può anche andar bene per Paperopoli o per i piccoli paesi , creando disagi e problemi a non finire come il balzello di 120 euro all’anno per condomino a vantaggio delle coop. dei rifiuti.
Abito a San Benedetto, ultima isola ancora non toccata da questa follia , tra palazzoni , negozi e stretti marciapiedi per cui le soluzioni cambiano di mese in mese. Si va da un progetto che sarebbe anche accettabile come piccole isole ecologiche fisse in strada e accessibili con tessera individuale , ad altre forsennate di cui non parlo perchè spero siano solo fake news. Le mini- isole ecologiche non comporterebbero aggravio di spesa e risolverebbero anche un altro problema che è quello del conferimento dei rifiuti quando si deve partire .Ho letto a questo proposito che nell’isola ecologica di via Newton non accettano il secco. Che cosa deve fare allora un cittadino ? Siccome non può mangiarlo lo butta dove capita. Allora non si incolpino i cittadini ” incivili ” se a volte sono costretti da un comune “poco civile” ad essere tali.
L.M.