Può una crociera trasformarsi in un incubo? Per una coppia di sardi tentenni, Giorgia Atzeni e Mattia Marrocu, rispettivamente allevatrice e operaio, entrambi di Nurri, la risposta è sì. I due sono salpati a bordo della Costa Fascinosa lo scorso 18 agosto per un tour di una settimana. I disagi? Praticamente costanti, tanto che la coppia ha già spedito email Pec alla Costa Crociere con foto e video sin troppi chiari e una richiesta secca: “Vogliamo essere rimborsati e chiediamo anche i danni”. Il loro racconto è stato affidato ai social e a un’email “fotocopia” spedita alla nostra redazione. Tra letti mancanti, bagni che si allagavano in pochi secondi e medicine salvavita a rischio, il loro racconto-denuncia è utile per capire che, non sempre, una vacanza può andare come uno si auspica. Ecco, di seguito, il lungo resoconto scritto dalla donna.
“Era febbraio, siamo un gruppo di amici e decidiamo di prenotare una crociera, esattamente con Costa Fascinosa dal 18 al 25 agosto, mese in cui ricadono le nostre ferie, che fa scalo a Taranto, Santorini, Mykonos, Malta e Catania. Dopo tanta attesa finalmente arriva la data della partenza: sveglia alle 5 del mattino per prendere l’aereo da Cagliari per Brindisi e poi transfer fino a Taranto dove imbarchiamo sulla Costa il pomeriggio. Subito ci dirigiamo verso le nostre cabine: la nostra, la numero 2201 è sporca, impolverata, la doccia che perde in continuazione. Premetto che doveva essere una matrimoniale ma invece ci hanno assegnato una cabina singola con un materassino aggiunto di 3 centimetri sopra un pannello di compensato, come si vede dalle foto. Maleodorante internamente e nel corridoio con cumuli di polvere sulla moquette e dietro i letti. Abbiamo subito comunicato il disagio alla reception, prima abbiamo provato telefonicamente per circa mezz’ora senza alcuna risposta poi siamo andati personalmente facendo una fila interminabile. Dopo ore e ore di attesa, per cui abbiamo sprecato il primo giorno della nostra vacanza, ci viene detto che non ci sono camere disponibili per noi e nessuna alternativa viene attuata. Alle ore 2:45 del mattino ci hanno assegnato un’altra cabina, la numero 1080, comunque singola ma per disabili comunicandoci che per il momento era l’unica alternativa. Vedendo che era perlomeno meno sporca della 2201 abbiamo accettato pensando che ci avrebbero aggiunto almeno un letto vero da posizionare a fianco al letto già presente, mentre invece è stato aggiunto un materassino di 5 centimetri e durante il mare mosso il carrellino con le ruote sottostante al materassino si spostava su e giù in più per la troppa sottigliezza del materassino alcuni ferri del carrellino spingevano contro la pelle rendendo impossibile il riposo. All’insaputa di cosa sarebbe stata questa vacanza e pensando che ci avrebbero assegnato un’altra cabina adatta il giorno dopo, abbiamo portato i nostri bagagli nella nuova cabina 1080 e alle ore 3 avremmo potuto finalmente riposare. Io ho subito visto dentro le lenzuola del mio letto sporcizia e addirittura varie grandi macchie di sangue secco! Una situazione insostenibile, per lo più in vacanza. Ho riposto le coperte e ho dovuto stendere un telo sopra per provare a distendermi. Naturalmente non ci sono riuscita dal ribrezzo che ho provato. Resoconto della prima notte: pessimo! Alle 7 del 19/08 ci hanno svegliato i rumori provenienti dall’esterno: cabina nemmeno minimamente isolata acusticamente e la notte entrava la luce da tutto il perimetro della porta. Ogni mattina siamo stati svegliati dai rumori circostanti e la notte non potevamo dormire prima delle 2 per la musica che proveniva dalle feste del ponte 9 proprio a fianco alla nostra cabina. La mattina del 19/08 ho preso la mia insulina dal frigo quando ho constatato che il frigo non stava funzionando! L’insulina per me persona diabetica è il farmaco salvavita! Questo farmaco deve obbligatoriamente stare in frigo. Ho subito chiamato la reception per avvisare della grave situazione e mi hanno portato un secchiello con del ghiaccio dove mettere la mia insulina dicendomi che il tecnico del frigo non era al momento disponibile. Naturalmente il ghiaccio si è squagliato in poco tempo quindi ho rischiato che il mio farmaco salvavita si deteriorasse impedendomi non di proseguire la ‘vacanza-incubo’, ma di proseguire a vivere!. Dopo varie ore finalmente abbiamo avuto un frigo nuovo anche se scomodo da aprire poiché per aprirlo dovevamo spostare il lettino aggiunto, aprire lo sportello sulla sinistra mentre l’apertura del frigo era sulla destra. Essendo una cabina singola, nell’armadio c’era lo spazio per i vestiti di una sola persona. Abbiamo dovuto quindi lasciare alcuni vestiti e oggetti nelle valigie che dovevamo aprire spesso. Non essendoci ripiani in bagno, ma solo lo spazio di mettere un bicchiere con gli spazzolini da denti, abbiamo dovuto mettere le nostre cose sopra la scrivania. Ogni volta che facevamo la doccia l’acqua allargava tutto il bagno. Abbiamo anche trovato un asciugamano con macchie di ruggine. Le nostre carta costa non funzionavano nelle macchinette per ricaricarla. Abbiamo dovuto passare un’altra intera sera e pomeriggio alla reception per risolvere. Ogni giorno ci recavamo 2-3 volte al giorno alla reception per spiegare l’impossibilità di stare in quella cabina e chiedere se ci fosse la possibilità di avere una semplice matrimoniale. Martedì 20/08 ci hanno detto che lo sbarco successivo sarebbe stato venerdì 23/08 e che probabilmente si sarebbe trovata un’altra sistemazione. Il 23 quindi, dopo 5 notti che non riuscivamo a riposare e dopo tantissimi disagi subiti come scritto, chiediamo subito alla reception ma ci viene detto che non hanno cabine disponibili. Non vi sto a dire quante volte la mia glicemia è salita sopra i 400 solo per lo stress che ogni giorno più volte al giorno accumulavo. L’ultimo episodio di forte stress è stato dopo il rientro da Catania il 24/08 quando le nostre carte costa non ci permettevano l’ingresso alla cabina. Eravamo esausti, avevamo bisogno di andare al bagno e fare una doccia e soprattutto dovevo iniettarmi l’insulina urgentemente. Comunicato alla reception ci hanno fatto altre 2 carte. Siamo risaliti al decimo piano dal terzo della reception ben 3 volte con totale 6 carte, nessuna delle quali permetteva l’accesso alla nostra cabina. Dopo un’ora e mezzo la mia glicemia era altissima per cui avevo bisogno di fare la mia terapia urgentemente con l’insulina che era dentro il frigo della nostra cabina inaccessibile, finalmente è salito un tecnico che ha constatato il malfunzionamento della porta e l’ha riparata. Ho dovuto aspettare un’ora e mezzo per poter fare la mia terapia insulinica: inaccettabile! Questo incubo ci è costato 3000 euro! La vacanza è il momento in cui ci si rilassa, ci si riposa e si ricaricano le batterie: la nostra esperienza sulla Costa Fascinosa è stata un vero e proprio inferno”. La coppia è in attesa di una risposta ufficiale, da parte della compagnia di navigazione, alle varie email spedite.