Sembra un incubo, una “pesadilla”, come si direbbe in Spagna, la tragedia di Totalàn nella provincia di Malaga, dove un bimbo di due anni e mezzo è caduto la scorsa domenica dentro un pozzo profondo 107 metri e largo 25 centimetri. Per capirci: la spanna di una mano. Da ben otto giorni trecento soccorritori specializzati scavano senza tregua un tunnel verticale parallelo per tirarlo fuori. Ma si trovano di fronte a un terreno molto problematico, caratterizzato dalla presenza di rocce durissime.
“l tunnel verticale parallelo al pozzo dove è caduto Julen non è stato ancora completato- come riporta il nostro giornale partner Quotidiano.net – I lavori procedono a rilento a causa del difficile terreno da perforare. Prima una roccia molto spessa, e poi 5 metri di granito hanno ritardato le operazioni. Inoltre, sono stati effettuati lavori di manutenzione sui macchinari perché “necessario dopo tutte quelle ore di lavoro e in quelle condizioni”, dicono i soccorritori. Dei 60 metri da scavare ne sono stati portati a termine 52. Mancano dunque 7 metri per raggiungere il livello dove si dovrebbe trovare il piccolo. Una volta completata questa fase, “serviranno 9 ore” per mettere in sicurezza il tunnel parallelo. Quindi la fase decisiva: i minatori si caleranno con un’ascensore per scavare manualmente il collegamento con il pozzo di Julen. “4 metri” che i soccorritori prevedono di completare in non meno di “24 ore”. Tempi ancora lunghi. E non solo. Nessuno ha, infatti, la certezza che il bambino si trovi a quel livello. Non essendo stato localizzato, i soccorritori hanno indicato quel punto (a 60 metri di profondità) perché sono state trovate rocce e terra che il piccolo si sarebbe trascinato dietro nella caduta. Se non si dovesse trovare lì – i minatori useranno anche una telecamera speciale per individuarlo – si continuerà a scavare nel tunnel verticale parallelo. Il fondo è a 107 metri.
“Per calarsi dentro il tunnel parallelo i minatori useranno un ascensore speciale. Una specie di capsula dal diametro di 1,05m e altezza 2,5m, progettato per due persone e che può anche caricare fino a 500 chili di materiale da rimuovere. I minatori lo useranno per raggiungere i 60 metri di profondità (il livello dove dovrebbe essere Julen), e da lì inizieranno a scavare manualmente il collegamento con il pozzo. ”
Nuestro mensaje de aliento es para todas las personas que siguen dando lo mejor de sí mismos, sin descanso ni desánimo en el rescate extremo del pequeño Julen en #Totalán #Málaga
Sois #MuyGrandes
¡Ánimo! #ServiryProteger #AllíDondeNosNecesites ? #062 pic.twitter.com/GRHFFP513l— Guardia Civil ?? (@guardiacivil) January 21, 2019