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“Percorrere la via Beethoven e guardare con gli occhi del cittadino ciò che era diventata la “bomboniera del calcio in città”, è davvero maledettamente triste. A ben poco serve chiedersi di chi sono le responsabilità, il cittadino si pone una sola domanda: si poteva evitare questo ennesimo schiaffo alla città? Ed ora cosa ne sarà di questa ex bomboniera? Tornerà ad essere la prateria di sterpaglie, rifugio ideale per zecche e sorci grandi come conigli”.
Sbotta con profonda amarezza il consigliere comunale di Quartu, Tonio Pani: “A Is Arenas si sono disputate partite importanti – dice – ora gli operai incaricati del Cagliari Calcio sono impegnati per i lavori per la demolizione della main stand, forse c’era la possibilità di recuperare una struttura di questo genere, peccato, un vero peccato perché demolire è sempre un qualcosa che rende triste e qui lo smantellamento è già ad uno stato avanzato”.
DAL COMUNE. «Siamo rammaricati – dice l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Congiu – per la decisione del Cagliari Calcio di non tornare a giocare a Quartu durante i lavori di ristrutturazione dello stadio Sant’Elia. Abbiamo sempre espresso la nostra disponibilità a ospitare nuovamente il club. In seguito alla sentenza del Tar, che ha dato ragione al Comune in merito alla demolizione, il Cagliari ha avviato i lavori. La società sta ora adempiendo entro i termini concordati col tribunale amministrativo. L’Amministrazione aveva tentato di tutto, leggi alla mano, per trovare un accordo, ma evidentemente le posizioni erano troppo distanti tra loro».
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