Invasione di cavallette, il Sindaco di Orani: “Il fenomeno è preoccupante ma non scateniamo panico”

Seppur preoccupato, il Sindaco di Orani, Antonio Fadda, tra i centri più colpiti dall’invasione delle cavallette sprona a non cadere nel sensazionalismo il fenomeno è preoccupante ma è monitorato, e soprattutto non ci sono cavallette giganti. “Questa è l’ennesima calamità naturale che ricade nei nostri territori e un ulteriore monito che ci deve far riflettere sui numerosi segnali che ci manda la natura, dai cambiamenti climatici alle continue emergenze. Ecco il Nuraghe Athetu, una delle zone centrali del fenomeno, nella foto non si vedono ma si sentono, sono migliaia, sono ovunque e fanno un rumore fastidioso e incessante”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Da diversi giorni nel territorio di Orani è in corso un’invasione di cavallette, non è la piaga biblica e non è una catastrofe apocalittica, ma purtroppo è un fenomeno serio che stiamo seguendo con molta attenzione. Sono le parole del sindaco di Orani Antonio Fadda, che spiega dal suo profilo facebook: “Il fenomeno è circoscritto esattamente nella zona di Oddini, nella parte bassa del nostro territorio, confinante con Ottana, Orotelli, Bolotana e Illorai. Tantissime aziende insediate nel territorio stanno subendo danni enormi e al momento le cavallette continuano a muoversi nei terreni vicini. Gli esperti dicono che ormai non è possibile bloccare il fenomeno in corso, ma è obbligatorio attivarsi subito per scongiurare che il fenomeno si ripeta attraverso azioni di prevenzione.
“Il tema – prosegue – ha avuto un eco mediatico molto importante e sicuramente la notizia ha destato molta curiosità, vista anche la particolarità del fenomeno. Magari evitiamo di pubblicare foto con cavallette giganti o di ipotizzare scenari apocalittici, è un fenomeno naturale, serio e preoccupante, ma non ci sono i presupposti per scatenare scene di panico o per temere danni alle persone e ai centri abitati.  Le associazioni di categoria da giorni monitorano la situazione nelle aziende agricole e i comuni sono in contatto con gli enti competenti.
“Questa è l’ennesima calamità naturale che ricade nei nostri territori e un ulteriore monito che ci deve far riflettere sui numerosi segnali che ci manda la natura, dai cambiamenti climatici alle continue emergenze. E conclude:”Nella foto il Nuraghe Athetu, una delle zone centrali del fenomeno, nella foto non si vedono ma si sentono, sono migliaia, sono ovunque e fanno un rumore fastidioso e incessante.”

 

 


In questo articolo: