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Il tempo delle verbalizzazioni di rito – dal riconoscimento alla trascrizione dei dati personali -, poi le domande e l’uscita dagli uffici dei vigili urbani di Selargius. È durato poco l’interrogatorio, da parte del comandante dei vigili, a Damiano Dalpadulo, il quarantenne alla guida della Smart protagonista, ieri, di un tragico incidente nel quale ha perso la vita il diciottenne Andrea Tiepido. Il giovanissimo si trovava nel posto del passeggero quando c’è stato lo schianto con una Fiat Panda in via delle Azalee. Il guidatore si era allontanato a piedi e, solo dopo ore, ha deciso di costituirsi presentandosi dalla polizia locale. Così come ieri, anche oggi ad attenderlo c’era il comandante Marco Cantori. È a lui che Dalpadulo ha detto di volersi avvalere della facoltà di non rispondere, come conferma il suo avvocato Marco Antonio Lisu
“È nella sua piena facoltà non voler parlare, ci sono tutta una serie di accertamenti in corso”. Il quarantenne, ricorda l’avvocato, “è libero ma resta indagato”. Le ipotesi di reato sono quelle di “omissione di soccorso e omicidio stradale”.