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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giovanni Battista Zurru, ex presidente dell’Igea che da mercoledi scorso si trova agli arresti domiciliari. Zurru è accusato di peculato, truffa aggravata e turbativa d’asta: secondo l’accusa sarebbe stato lui al vertice di un sistema di appalti pilotati legati al voto di scambio nel Sulcis-Iglesiente e nella provincia di Cagliari.
Davanti al gip, stamattina, ha scelto di rimanere in silenzio. Nei guai, insieme a Zurru il suo ex autista, Marco Tuveri, 62 anni, sindacalista Uil sospeso ora in carcere, e la segretaria Daniela Tidu, 40 anni, sottoposta all’obbligo di dimora. Anche lei si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip. La donna era fra le 37 dipendenti Igea che avevano occupato una galleria della miniera di Monteponi a Iglesias per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati.