
Stava lottando da tempo contro un grave male, un tumore, Ernesto Concas, l’artista 49enne di Cagliari morto al Binaghi. Il suo nome è stato legato al mondo dell’arte, in particolare della pittura e della musica, per decenni. Quando se n’è andato, nel Covid hospital di via Is Guadazzonis, era positivo, ed è rientrato in uno degli ultimi bollettini diramati dalla Regione. Sui social sono tante le foto che lo ritraggono vicino ai suoi quadri o ai mamuthones e bronzetti sardi. Sì, perchè la Sardegna era diventata la sua principale ragione di vita: oggi lo piangono docenti del liceo Artistico al pari di musicisti e creativi. Concas, più volte, aveva varcato il Tirreno per realizzare le scenografie di decine di film. Un’altra sua grande passione? La musica: con l’accompagnamento del suo basso ha scritto tante canzoni, rigorosamente “in limba”. Nel 2016 ha tentato anche la carriera politica, candidandosi nella lista “Quartieri di Cagliari-Insieme per Pirri”.
Il fratello Giuliano lo ricorda con tanto affetto: “Aveva tante passioni, tutte artistiche. Tra le principali quella per l’archeologia. Era un creativo, Ernesto, e un uomo molto forte e determinato”. Insieme a lui lo piangono il padre Gian Salvatore, Elisa e i nipoti Anteo e Rivo e la compagna Maria Laura. L’ultimo saluto sarà domani, alle 10:30, nella chiesa di San Paolo in piazza Giovanni XXIII.