Il villaggio pescatori non molla: altro presidio al Comune contro il rigassificatore di Giorgino.
Il comitato di quartiere del villaggio pescatori continua la sua battaglia contro il progetto del rigassificatore che dovrebbe sorgere a Giorgino, un impianto considerato ad alto rischio di incidente rilevante. Dopo la manifestazione di ieri sotto il palazzo della regione in viale Trento, oggi alcuni abitanti del quartiere hanno presidiato il comune, chiedendo risposte chiare e un impegno concreto da parte delle istituzioni per bloccare definitivamente il progetto. La mobilitazione ha visto la partecipazione anche di associazioni ambientaliste e comitati locali, tutti uniti nel denunciare i pericoli per la salute pubblica e l’impatto ambientale devastante. Il rigassificatore è stato definito una vera e propria “bomba ecologica” per la sua collocazione a pochissima distanza sia dal centro urbano che dal villaggio pescatori e dalla comunità educativa per minori “L’aquilone” di Don Carlo Follesa. Particolarmente preoccupante è stata la dichiarazione del fondatore della comunità, Don Carlo Follesa, che ha affermato: “Se avessi saputo come stanno le cose, questo rischio strage lo avrei evitato”. Una frase forte che mette in evidenza il timore per la sicurezza dei ragazzi ospitati nella struttura. A destare ulteriori preoccupazioni è la vicinanza del futuro impianto al campus universitario, situato proprio di fronte all’area destinata al progetto. La possibile presenza del rigassificatore metterebbe in pericolo oltre 2.000 studenti che da tutta la Sardegna si recano nel capoluogo. Le richieste del comitato appaiono chiare: bloccare immediatamente il progetto del rigassificatore e del deposito di gas naturale liquefatto, tutelando la salute e la sicurezza della popolazione.