Il grande cuore di Ciro, cameriere di Cagliari: “Così ho conosciuto e sfamato dei senzatetto”


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Un ragazzo come tantissimi altri al mondo. Ciro Tonnellato, 24enne cagliaritano, studia la mattina “all’istituto Giua di Pirri” e lavora la sera “come cameriere in un ristorante a Selargius”. Origini paterne campane, lui è cagliaritano doc. E con un grandissimo cuore. A fine gennaio, una mattina, insieme a un amico ha iniziato a girare per le vie della città, andando a trovare alcuni poveri: “Ne ho incontrati quattro, due italiani e due stranieri, un marocchino e un tedesco. In via Sonnino, nel Largo Carlo Felice e nell’area attorno alla Mediateca del Mediterraneo”. Ha pure girato un video reportage – che in un secondo momento ha deciso di rendere “privato” per via delle “confessioni” di vita che gli hanno fatto i poveri -.
“A tutti loro ho portato un panino imbottito, una mela e una bottiglia d’acqua. Mi hanno raccontato storie di difficoltà e di malattia, ma tutti avevano una voglia di vivere impareggiabile”, racconta Tonnellato, “mi hanno fatto capire cosa vuol dire svegliarsi ogni mattina e non sapere dove andare a sbattere la testa. Ognuno dovrebbe avere una seconda possibilità nella vita, anche chi ha commesso qualcosa di brutto. Tornerò presto a trovarli e ad aiutarli e, per quanto possibile, cercherò di conoscerne anche di nuovi. Molti mi hanno fatto i complimenti per quanto ho fatto, ma non ci trovo nulla di straordinario. Al mondo”, osserva il 24enne, “siamo tutti uguali e dobbiamo tutti aiutarci l’uno con l’altro”.