Il Dna dei sardi venduto agli inglesi, si sveglia la politica sarda

Stop alla vendita del nostro Dna


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“La biobanca Shardna e’ un patrimonio della Sardegna e non puo’ diventare proprieta’ esclusiva di una societa” privata straniera interessata soltanto a finalita” di lucro”. È la denuncia del gruppo dei Riformatori, che questa mattina, in una conferenza stampa in Consiglio regionale, hanno illustrato la mozione con la quale chiedono alla Giunta regionale di intervenire a tutela dei campioni genetici della biobanca fondata da Renato Soru, recentemente acquistata all”asta dall”azienda di biotecnologie londinese, Tiziana life sciences. Nell”iniziativa si chiede alla Giunta di “porre in essere tutti gli atti dovuti e necessari alla tutela delle informazioni derivanti dall”utilizzo e dallo studio dei campioni prelevati e alla salvaguardia delle norme sulla privacy dei donatori”- si parla di circa 230.000 campioni prelevati da oltre 13.000 ogliastrini- ma anche di mettere in campo azioni precise finalizzate al coinvolgimento delle universita” sarde nei progetti futuri dei dati raccolti, ed “evitare che ancora una volta si perda l”occasione di riattivare il sistema industriale sardo e l”opportunita” di beneficiare delle ricadute economiche e occupazionali”.

 È un patrimonio “che stiamo lasciando scivolare via- ribadisce il primo firmatario della mozione, il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni-. I campioni di dna non possono essere venduti in questo modi, la normativa prevede l”obbligo di un progetto finalizzato: in poche parole si deve capire quale sara” l”uso, e a noi non risulta che sia stato depositato nessun progetto”. Per il coordinatore regionale Michele Cossa “e” evidente che non c”e” da parte nostra una posizione di “retroguardia”: siamo consapevoli dell”importanza della ricerca e consapevoli anche di come questa non possa tollerare limiti geografici. Ma ci lascia molto perplessi il fatto che la Regione non abbia nulla da dire- continua- e che una vicenda cosi rilevante passi quasi sotto silenzio, senza che si senta il dovere di capire quale ruolo possa avere la Sardegna in questa partita”. (agenzia Dire)


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