I denti all’estero? “Perchè si spende meno, a Cagliari siamo tartassati dal fisco”

Una panoramica, un ponte o anche tutti i denti nuovi? Costano meno nell’Europa dell’est. Ottavio Paba, dentista cagliaritano: “È una lotta impari, l’aliquota fiscale in Italia è troppo alta rispetto a Croazia o Moldavia: adesso avrò anche nuove spese tra mascherine e guanti. Per uno sbiancamento chiedo sino a 250 euro ma devo fare un’ora di lavoro in poltrona”


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I viaggi sono stati bloccati, negli ultimi mesi, per l’emergenza Coronavirus, ma adesso sono pronti a riprendere. Sono sempre di più i sardi che scelgono di superare i confini italiani per andare a cercare un nuovo “sorriso” all’estero. Due molari da farsi levare, una panoramica o una delicata operazione di ricostruzione dentale? Nell’est Europa i prezzi sono nettamente più bassi, e i dentisti italiani lo sanno benissimo. Ottavio Paba, 40 anni, cagliaritano, allarga nemmeno troppo metaforicamente le braccia: “In italia purtroppo c’è un carico fiscale che non ci permette di fare certi prezzi. Un assistente, in Croazia o Moldavia, può costare 200 euro al mese,qui almeno 1600 più tredicesima e quattordicesima. Tutte cose lecite”, precisa Paba, “però la differenza di costo c’è. Io ho un affitto da pagare di ottocento euro, ci sono anche le bollette e i materiali da utilizzare, tutti certificati. Nei due paesi che ho citato l’aliquota fiscale è fissa, qui arriva anche sino al trentasette per cento, è una lotta impari”.

E Paba ammette che “molti clienti mi hanno detto che preferiscono andare dai dentisti all’estero. Io, per uno sbiancamento, faccio pagare dai settanta ai 250 euro, è un lavoro che mi prende un’ora, alla poltrona. Per l’igiene dentale faccio pagare 50 euro a seduta”. Paba, da affermato dentista spiega anche che “non lavoro da solo, con me c’è anche l’igienista, fondamentale durante un intervento di igiene dentale. Faccio questo lavoro da dodici anni, quando vengono dei pazienti con dei problemi ai denti e scopro che hanno fatto il lavoro all’estero, la visita gliela faccio pagare perchè trovo ingiusto che vengano da me solo in caso di guai”. E adesso arrivano anche nuove spese: “Mascherine, ogni sei ore la devo cambiare. I camici sono passati da 40 centesimi a quattro euro l’uno, poi ci sono anche i disinfettanti e i guanti”.


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